I piccoli errori che fanno ingrassare

A volte non ci si bada, eppure alcune abitudini fanno salire l’ago della bilancia: trovarle e correggerle aiuta a dimagrire



È successo a tutti: si decide di dimagrire, ci si mette a dieta, ma l’ago della bilancia rimane fermo e i pantaloni continuano a stringere sul punto vita. Ci deve essere qualcosa che non funziona.

Spesso è difficile scoprirlo perché si tratta di abitudini radicate che, silenziosamente, rallentano (se non addirittura bloccano) il percorso verso il peso-forma. Scoprirle è il primo modo per cambiare rotta e riuscire così finalmente a conquistare la linea che si desidera, senza troppi sforzi e con la certezza del risultato.


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Spiluccare distrattamente

Bere un paio di caffè zuccherati in più, lanciarsi sul frigorifero appena arrivate a casa, finire la cotoletta avanzata dai bambini, mangiare un dolce mentre si guarda la televisione la sera. Spesso lo si fa quasi senza accorgersene, tanto che non si assapora nemmeno il gusto di ciò che si consuma.

Unica strategia per evitare di esagerare è recuperare la consapevolezza del cibo con un semplice esercizio: fermare qualunque attività mentre si avvicina qualcosa alle labbra, chiudere gli occhi e concentrarsi solo sul sapore, masticando con calma e gustando quello che si mangia.

Bere poco

Secondo le ricerche della nutrizionista americana Lyn-Genet Recitas, per ogni mezzo litro di acqua in meno che si assume rispetto al proprio fabbisogno, il corpo trattiene mezzo litro di liquidi che creano gonfiore e appesantiscono. Ora che non fa più così caldo poi, bere, soprattutto per chi non è abituato a farlo, può diventare difficile: ma basta poco per riuscirci.

Un’idea può essere quella di suddividere l’apporto giornaliero di liquidi in tre bottigliette da mezzo litro, da bere il mattino, il pomeriggio e la sera. O anche versare l’acqua in un bicchiere e abituarsi a berlo a cadenza regolare, come prima del caffè, dello spuntino di metà mattino, della merenda e della cena.

Fare troppe rinunce

Può sembrare un paradosso, eppure sottoporsi a troppe rinunce sortisce l’effetto opposto di quello che si desidera: penalizzare il gusto eliminando tutti i cibi che piacciono, mangiare in maniera monotona e senza sapore, a lungo andare porta a una condizione di malessere che alla fine spinge a compensare mangiando ancora più del dovuto.

La buona regola rimane quindi quella di mangiare di tutto, anche quello che piace, come il dolce e il fritto, purché con criterio, limitandone le quantità e la frequenza.

Scegliere solo cibi light

È vero che contengono meno grassi e meno zuccheri, ma non sempre si rivelano una scelta vincente quando si vuole dimagrire. Il rischio infatti è quello di trovare un alibi per mangiare di più: un cibo light ha in genere un sapore delicato e poco corposo, che spinge a consumarne più del dovuto.

In alcuni casi poi, come quello delle bevande, vengono aggiunti aromi e dolcificanti che solleticano la voglia di dolce. A conti fatti quindi il risparmio calorico desiderato non c’è. Meglio allora scegliere cibi non alleggeriti e limitare le dosi in modo da soddisfare il gusto e non compromettere la linea.

Mangiare esclusivamente ai pasti

Per evitare picchi di insulina, che spingono a mangiare più del dovuto, sarebbe una buona regola non far passare più di quattro ore tra un pasto e l’altro.

Questo non vuol dire che si debba mangiare di continuo, ma piuttosto che, per mantenere la linea, è importante inserire uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio, avendo sempre cura di scegliere cibi leggeri come la frutta, i centrifugati di verdura, lo yogurt, la frutta, ovvero alimenti che saziano e apportano nutrienti senza appesantire.

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