«Questi risultati arrivano in un momento importante – commenta il professor Charles Hillman, co-autore della ricerca – in cui le opportunità di praticare un’attività fisica nelle ore scolastiche vengono ridotte o eliminate per aumentare la durata ed il numero delle ore di lezione».
«Il passo successivo a questa ricerca sarà stabilire una relazione causale tra lo sviluppo cerebrale, la forma fisica, le capacità cognitive e il rendimento scolastico – conclude la dottoressa Chaddock-Heyman – e presto potremmo già disporre dei primi risultati».