Solari: 4 consigli per scegliere il più adatto

I consigli dell’esperta per scegliere i solari nel modo corretto



di Serena Allevi

Ormai si sa e non ci sono scuse: il sole va preso, sempre, proteggendo la pelle con le adeguate protezioni solari. Per capire come orientarsi tra i diversi prodotti, nonché i differenti filtri, abbiamo intervistato la dott.ssa Daniela Pisacane, specialista in Dermatologia presso il Centro Medico Santagostino. 

«La pelle al sole va sempre protetta in modo adeguato. La protezione solare si sceglie in base al proprio fototipo. In natura, esistono ben 6 fototipi: dal fototipo 1 con pelle chiarissima, capelli rossi e lentiggini fino al fototipo 6» spiega la dott.ssa Pisacane. 


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LA PROTEZIONE

In commercio non si trovano più prodotti solari con protezione 100. Questo perché la scienza e la medicina hanno dimostrato ampiamente che non esiste una protezione solare veramente totale

Però esiste la protezione molto elevata, necessaria nei primi giorni di esposizione al sole per tutti e, sempre, per chi presenta particolari condizioni o patologie della pelle.

«La protezione solare si sceglie in base al fototipo. Diciamo che, in generale, la protezione 50+ (che è la più elevata in commercio) è indicata per almeno i primi 5-6 giorni di esposizione al sole. Poi, si potrà andare a scalare. È necessario tener presente che l'abbronzatura non è comunque immediata poiché la pelle ha bisogno di qualche giorno per sintetizzare la melanina» spiega la dott.ssa Pisacane. 

LE ZONE SENSIBILI

In commercio, troviamo anche stick solidi (dall'aspetto simile a quello del burrocacao), indicati per proteggere al meglio, schermandole, le cosiddette zone sensibili.

«Gli stick zone sensibili, che agiscono attraverso filtri solari fisici, sono indicati per le labbra (soprattutto se si soffre, per esempio, di herpes labiale ricorrente), per i nei più a rischio e per le cicatrici (traumatiche, post-intervento chirurgico...). Quest'ultime zone, infatti, sono particolarmente soggette al rischio di degenerazione del DNA cellulare» afferma l'esperta. 

CASI PARTICOLARI

Vi sono, poi, specifici casi che richiedono particolare attenzione. Parliamo, a tal proposito, della pelle dei bambini oppure di alcune tipologie di epidermide che presentano diversi tipi di problematiche (per esempio, pelle soggetta a couperose).

«La pelle dei bambini va sempre protetta con i solari specifici per l'infanzia. Questi ultimi hanno protezione solare molto elevata (per la maggior parte, 50+) e filtri solari fisici. I prodotti per gli adulti (eccetto che per specifiche patologie), invece, presentano un mix di filtri fisici e filtri chimici. La protezione solare durante l'infanzia è cruciale, poiché sono proprio le scottature prese nei primi anni di vita a predisporre a un maggior rischio di future degenerazioni del DNA cellulare» spiega la dott.ssa Pisacane.

«Le pelli con couperose, infine, vanno protette sempre con specifici prodotti 50+. Non solo al mare o in montagna, dunque, ma anche in città non appena inizia la bella stagione» conclude l'esperta. 

UNA SANA ABBRONZATURA

Applicare la protezione solare è, dunque, d'obbligo. Soprattutto perché i vantaggi, anche in termini di bellezza, sono innumerevoli rispetto all'esposizione non protetta. 

«La protezione solare elevata garantisce un'abbronzatura più duratura, bella e sana. Grazie alla protezione, infatti, la pelle non si scotta e non si infiamma. E questa condizione di benessere fa sì che l'abbronzatura si "fissi" al meglio e che, una volta rientrati dalle vacanze, non sparisca lasciando antiestetiche macchie o screpolature. Inoltre, proteggere la pelle con i solari adatti, significa tenere lontani diversi rischi: dal fotoinvecchiamento, rilevabile proprio a livello estetico, sino a danni più seri come degenerazione e comparsa di melanomi» conclude la dott.ssa Pisacane. 

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