Work-life Balance: mantenere l’equilibro tra lavoro e vita privata

Irrequietezza, insoddisfazione, scatti di ira incontrollata spesso indicano la difficoltà a mantenere l’equilibrio tra lavoro e vita privata



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di Giorgia Martino


Il lavoro ricopre un ruolo centrale nella nostra vita. Talvolta però, gli impegni professionali diventano così pressanti da infiltrarsi nelle nostre vite, causando malumore e nervosismo.
Come evitare, quindi, che le 8 ore quotidiane dietro la scrivania non rovinino le restanti 16? Mantenendo un buon equilibrio vita-lavoro o work-life balance, come la chiamano gli esperti.


Che cos'è l'equilibrio vita-lavoro

«Con il concetto di equilibrio vita-lavoro, o work-life balance, si intende la necessità di raggiungere una situazione in cui la vita personale e quella professionale possano interagire e integrarsi nel modo più armonioso e meno conflittuale possibile», afferma il dottor Andrea Castiello d'Antonio, psicoterapeuta e psicologo del lavoro a Roma.

Occorre però precisare che l'idea di work-life balance è estremamente soggettiva: ognuno, infatti, ha la propria stabilità, la sua zona di comfort e uno stile di vita individuale. «Le sfaccettature che formano i contesti della vita professionale e di quella personale
 sono numerose: troppe sfere della vita privata hanno la necessità di essere "bilanciate". Perciò, l’idea di che cosa sia un adeguato equilibrio tra questi due ambiti rimane legata a ogni singolo individuo».


Quando gli "straordinari" invadono la vita privata: i sintomi

Anche se il concetto di equilibrio tra vita personale e professionale è individuale, ci sono reazioni allo stress abbastanza comuni, in grado di colpire nel momento in cui il lavoro ostacola la serenità dei rapporti con i nostri cari e intacca il tempo libero. 

«Le manifestazioni del disagio e dell'insoddisfazione possono essere molteplici e sono determinate da diversi fattori, come le caratteristiche psicologiche e l'ambiente in cui si vive. Mentre alcuni le patiscono soprattutto interiormente, correndo il rischio di somatizzazioni e sofferenze psicosomatiche, altri le esprimono all'esterno, aumentando reazioni aggressive e irritabilità generale», afferma Castiello d'Antonio. 

Secondo il nostro esperto, il sintomo che non lascia dubbi è un senso di irrequietezza e insoddisfazione che suscita scatti di ira incontrollata davanti a ogni avversità, anche minima. Accompagnato, spesso, dalla terribile sensazione di non avere tempo a sufficienza per fare tutto ciò che si vorrebbe e dovrebbe.


Fondamentale l'attenzione dell'azienda

Uscire da questa situazione di disagio, purtroppo, non è semplice, perché la serenità professionale dipende anche da quanto l'azienda in cui si lavora è comprensiva e rispettosa nei confronti dei dipendenti.

«A livello delle organizzazioni di lavoro questo argomento ha avuto un riflesso soprattutto nell'ambito degli interventi psico-socio-organizzativi, sotto le forme del teleworking, dello smart working, dei tempi flessibili di lavoro, della settimana corta, della prevenzione del distress e delle modalità di organizzazione dei processi e dei flussi di lavoro. Inoltre, sono stati fatti numerosi interventi di risanamento delle condizioni fisiche e ambientali in cui il lavoro è svolto, prevedendo anche spazi dedicati al relax e a pause ad hoc», continua l'esperto.


Pianifica i tuoi impegni

Ciò che tu puoi fare è cercare di organizzare meglio il tempo e, magari, gestire eventuali sensi di colpa nei confronti del tuo dovere.

«L'aspetto della questione specificamente individuale e soggettivo, è vissuto nell'intimo da ciascuno ed è basato sulla capacità di riprendere in mano la propria vita definendo al meglio obiettivi da raggiungere, costi e ricavi che si intendono realizzare. Molto dipende dal grado di libertà e autonomia che si può avere nel rimodulare gli spazi di vita», specifica Castiello d’Antonio.

«A volte l’auto-ingaggio nel lavoro è talmente forte che preclude ogni possibile via di modulazione dei tempi di vita. Altre, si può trarre grande beneficio da percorsi di coaching psicologico-organizzativo o una psicoterapia focalizzata a breve termine».


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