Se il desiderio sessuale langue, una ragione c’è. Probabilmente da un po’ di tempo non provi più piacere come una volta. Colpa della menopausa e della progressiva atrofia (secchezza, difficoltà di lubrificazione, riduzione dello spessore e dell’elasticità delle mucose) alla quale va incontro l’apparato genitale.
Un processo che interessa anche il clitoride, l’interruttore del piacere capace di regalarci, quando è “giovane” e trofico, intense sensazioni orgasmiche. Ma che fare se, con il crollo degli ormoni conseguenti alla menopausa, diventa piccolo e meno sensibile?
Il vasodilatatore vegetale
«Per fermare il cronoaging clitorideo, oggi in farmacia puoi trovare uno spray 100% vegetale, in grado di “ringiovanire” il piccolo organo senza ricorrere agli ormoni (le creme galeniche a base di testosterone, oggetto di timore da parte delle donne, non si usano più)», risponde il dottor Franco Vicariotto, ginecologo a Milano e consigliere Sim (Società italiana menopausa).
«Venduto senza ricetta al costo di 14,40 €, contiene visnadina, una cumarina (composto aromatico di origine vegetale) che vanta una spiccata azione vasodilatatrice». Lo spray va spruzzato sui genitali esterni, per favorire il richiamo di sangue a livello del clitoride e delle piccole labbra, migliorando la risposta alla stimolazione sessuale. In pratica, funziona in modo simile al Viagra ma senza i rischi cardiovascolari che il sildenafil comporta.
Si può usare anche tutti i giorni
Priva di effetti collaterali, la visnadina rende il clitoride più turgido e ricettivo, migliora l’idratazione locale e, grazie alla capacità di dare il via all’eccitazione, riduce i tempi di raggiungimento dell’orgasmo. La maggiore vascolarizzazione di tutta l’area, infatti, affina la sensibilità delle terminazioni nervose di cui l’organo è ricchissimo.
Il nuovo spray alla visnadina può essere usato al bisogno, 15-20 minuti prima di un rapporto sessuale, oppure tutti i giorni per mantenere la “sex-zone” reattiva come a vent’anni.
Un pene in miniatura
Organo erettile situato nella parte superiore della vulva, dove si incontrano le piccole labbra, il clitoride funziona come un pene in miniatura. Stimolato, aumenta di volume diventando turgido e prominente, grazie all’afflusso di sangue nei suoi tessuti spugnosi.
E il bello è che l’eccitazione non si ferma al pallino” visibile all’esterno. Anatomicamente parlando, il clitoride è infatti dotato di due lunghe radici, chiamate crura, che si spingono all’interno della vagina e possono raggiungere 10 cm di lunghezza. Per questo la sua eccitazione innesca segnali neurovascolari che dall’esterno arrivano in profondità.
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Articolo pubblicato sul n. 20 di Starbene in edicola dal 2/5/2017