di Margherita Monfroni
Considerata come il disturbo più comune della sessualità maschile, l’eiaculazione precoce causa, con frequenza quasi costante, l’emissione di sperma dopo 5 o 10 spinte coitali o addirittura prima della penetrazione, provocando un senso di disagio nella partner.
«L’eiaculazione precoce affligge tipicamente gli uomini giovani ed è presente fin dai primi rapporti, ma può presentarsi anche dopo lunghi periodi di rapporti regolari. In quest’ultimo caso, sorge in relazione a tre fattori: minore frequenza dei rapporti sessuali, ansia da prestazione di fronte ad una nuova partner, oppure comparsa di malattie infiammatorie o organiche degli organi genitali» spiega il professor Novello Pinzi, urologo della Casa di Cura San Rossore di Pisa.
Cause
Per affrontare l’eiaculazione precoce, è fondamentale dapprima capire le cause all’origine della problematica. Tra queste possono essere incluse lo stress, l’ansia e altre difficoltà emotive, così come fattori fisici quali un’ipersensibilità del glande.
«Le cause dell’eiaculazione precoce sono soprattutto di natura psicologica. Ad esempio, il desiderio inconscio di concludere rapidamente il rapporto per paura di non poterlo mantenere più a lungo è un aspetto dell’ansia da prestazione – afferma il professor Pinzi – Sono, invece, più rari i casi di eiaculazione precoce temporanea correlati alla presenza di patologie organiche come uretriti, vescicoliti, prostatiti, frenulo corto e fimosi (ndr. un restringimento del prepuzio che impedisce all'uomo di scoprire il glande)».
Trattamento
In presenza di patologie infiammatorie o congenite del pene e del glande, l’eiaculazione precoce richiede innanzitutto la cura delle patologie esistenti, a cui seguirà il trattamento dell’aspetto psicologico.
«L’intervento chirurgico di circoncisione e frenulotomia (ndr. la recisione del frenulo), ancor prima della terapia farmacologica, viene proposto da molti specialisti come trattamento dell’eiaculazione precoce quando è secondaria all’ipersensibilità del glande» spiega l’esperto.
In assenza di una causa organica, invece, la terapia prevede la correzione degli aspetti psicologici tramite due tipi di intervento:
- la terapia comportamentale, che avviene sia mediante un percorso individuale sia con il coinvolgimento attivo della partner in esercizi finalizzati ad aumentare il controllo sull’eiaculazione;
- la terapia psicofarmacologica, che impiega farmaci specifici (come i bloccanti alfa adrenergici e gli antidepressivi serotinergici) volti a diminuire la sensibilità dell’organo genitale e ritardare così il raggiungimento dell’orgasmo.
«In sintesi, una procedura terapeutica idonea prevede fin da subito l’impiego di farmaci e contemporaneamente l’avvio di pratiche di terapia comportamentale di coppia, che richiedono un tempo più lungo per avere effetti – aggiunge il professor Pinzi – Nei mesi a seguire, lentamente, si ridurranno fino a cessare i farmaci, non appena le terapie comportamentali avranno ottenuto il controllo eiaculatorio maschile».
Esercizi
Alla base di una vita sessuale sana e soddisfacente si colloca uno stile di vita equilibrato, senza livelli eccessivi di stress, privo dell’uso e abuso di sostanze nocive quali droghe, alcol o fumo, e caratterizzato da un’alimentazione corretta e dalla pratica regolare di un’attività sportiva.
«Nell’immediatezza del rapporto sessuale, una semplice pratica che aiuta il controllo eiaculatorio è quella chiamata “start e stop”. Essa consiste nell’interruzione dell’eccitazione sessuale da parte della partner, che stringe con le dita sotto al glande per 30-60 secondi, poi rilascia e riesegue la stessa manovra quando l’eccitazione aumenta. Si ripetono le manovre fino a 10 volte prima di concludere con l’atto eiaculatorio. Questo semplice gesto aiuta nel singolo atto ed ha una funzione riabilitativa se praticato costantemente nel tempo» spiega il professor Pinzi.
Un’altra terapia da eseguire nel momento del rapporto consiste nell’applicazione sul glande di creme anestetizzanti, che sono di sicura efficacia, ma che non risolvono le vere cause alla base dell’eiaculazione precoce.
«Inoltre, se l’uomo ha applicato la crema anestetizzante sul glande dovrà utilizzare il preservativo durante il rapporto, poiché potrebbe anestetizzare la vagina della donna, riducendone il piacere. L’effetto anestetico dura 2-3 ore» conclude l’esperto.