«Questa è una domanda alla quale è sempre difficile rispondere – spiega la professoressa Stephanie Ortigue dalla Syracuse University – Vorrei poter dire senza alcun dubbio il cervello, ma bisogna considerare che anche il cuore è coinvolto, poiché il complesso concetto di amore è costituito da processi che comprendono entrambi gli organi. Ad esempio, se l'attivazione di alcune aree cerebrali può generare stimoli al cuore e farfalle nello stomaco, in alcuni casi invece una manifestazione che percepiamo come localizzata a livello del cuore può provenire dal cervello».