«Dico la verità, a 50 anni non potrei mai amare una donna di 50», ha dichiarato qualche settimana fa lo scrittore francese Yann Moix durante la presentazione del suo libro Rompre (“Rompere”), edito da Grasset.
«Preferisco i corpi della donne giovani», ha aggiunto. «Il corpo di una donna di 25 anni è straordinario, quello di una di 50 non lo è affatto, è troppo vecchio». Affermazioni pesanti, che hanno suscitato un vespaio di polemiche e di reazioni. E che non sono piaciute neppure a noi. Ma solo chi ha un corpo perfetto è seducente? Solo le under 40 hanno i requisiti fisici giusti per fare scattare la scintilla dell’eros?, ci siamo chiesti. Per questo abbiamo pensato di chiarire alcuni punti importanti riguardo ai meccanismi dell’attrazione con l’aiuto di Monica Morganti, psicologa e psicoterapeuta a Roma.
Dottoressa, sono tanti gli uomini che la pensano come monsieur Moix?
«Lo scrittore francese incarna uno stereotipo esistente. Gli uomini che pensano che la seduzione sia inversamente proporzionale all’età sono dominati da un pregiudizio culturale, basato non solo su una premessa sbagliata, ma anche su una visione antica della vita. Voglio dire: legare alla giovinezza e, quindi, a un certo modello estetico la capacità di una donna di essere attraente è un errore. In più, i 50 anni di adesso sia dal punto di vista fisico sia psicologico non sono più quelli di un tempo. Per fortuna, però, esistono anche uomini più evoluti».
La capacità femminile di attrarre un uomo, allora, non dipende né dall’età né dalla bellezza?
«Certo. È così. L’attrazione sessuale, ormai è scientificamente provato, scatta grazie ai feromoni, sostanze molto speciali, prodotte da alcune ghiandole del nostro corpo, che fanno da messaggeri e attivano reazioni psicofisiologiche di tipo attrattivo. La produzione di feromoni è legata alle sensazioni piacevoli e stimolanti provate attraverso i cinque sensi: la pelle al tatto, l’odore che promana da un indumento, il tono della voce, un dettaglio del corpo».
Quindi, la capacità di essere più o meno piacenti agli occhi maschili dipende essenzialmente da un mix chimico?
«La nota chimica è una premessa, ma di fatto la seduttività femminile si nutre anche di scelte comportamentali. Truccarsi, vestirsi in maniera provocante, guardare e camminare ammiccanti... tutto può funzionare. È come lanciare al mondo un messaggio chiaro: mi sento e mi concedo di essere una donna attrattiva. Niente è più potente e attraente del coltivare dentro di sé il desiderio di piacere. Se io mi sveglio la mattina sentendomi ancora bella, giovane e desiderabile, allora lo sarò e le conferme negli sguardi degli altri non tarderanno ad arrivare».
Quindi la seduzione ha una sorgente molto profonda, che sta dentro di noi, nel nostro modo di essere, e non all’esterno, nell’aspetto puramente fisico...
«Tuttavia non possiamo negare che l’ideale erotico maschile sia legato a un bel corpo. Molti uomini mi parlano però di partner bellissime, ma totalmente insignificanti. E io stessa ho conosciuto donne, anche cinquantenni, che dai loro corpi imperfetti emanavano una fortissima femminilità. Nell’immaginario erotico maschile non c’è un modello di perfezione, né come forme, né come taglia, né come età, togliamocelo dalla testa. Lo dimostrano i video porno soft, che hanno tanto successo on line, e che non hanno certo per protagoniste delle modelle».
Ma allora perché con il passare degli anni, spesso, diminuiscono i pretendenti, il partner ci cerca di meno, i rapporti sessuali si rarefanno?
«Una donna è seducente nella misura in cui si prende cura del proprio desiderio sessuale. Il punto è che, spesso, più passano gli anni, più ritiene di non essere abbastanza avvenente e desiderabile. E, in un certo senso, ci si mette in pensione: spesso sono le donne che si danno un valore erotico solo finché sono fertili».
Perciò, anche l’universo femminile incarna dei luoghi comuni che andrebbero sfatati?
«Sì, e quello più comune ma anche più falso riguarda la capacità di attrarre un uomo dopo la menopausa. A una certa età, la potenza della libido è determinata essenzialmente dalla soggettività di ciascuna donna: alcune diventano più desideranti perché si sentono più libere, altre colgono l’opportunità per sottrarsi a una dimensione, quella sessuale, che per loro non è più interessante. Quindi, tutto dipende da come il femminile si colloca rispetto all’erotismo: si può decidere di non stare più “sul mercato”, oppure di vivere bene la propria età, come una delle tante fasi della vita».
Come dire, una donna che desidera è anche desiderabile, anche se non bella o giovane?
«Riconoscere a noi stesse la capacità di essere attraenti e desiderare liberamente senza tabù trasmette piacevolezza agli altri. Se, invece, non viviamo serenamente la voglia di sedurre in qualsiasi stagione della vita, se la reprimiamo, otteniamo un effetto respingente agli occhi degli uomini».
Qualche imperfezione, il passare degli anni ci rende meno sicure di noi. Come possiamo superare il timore del rifiuto?
«Questa paura è un grande scoglio che ci blocca a ogni età impedendoci di essere proattive. Spesso, il fatto di non risultare attraenti per un uomo ci porta a considerarci non amabili. Ci identifichiamo in quel rifiuto. Ma non è così. Quello che conta veramente è il nostro valore intrinseco, e l’unico sguardo importante è il nostro».
6 regole da mettere in pratica
Il sex appeal non ha nulla a che vedere con il peso o con il numero di candeline sulla torta di compleanno. Il sex appeal si emana. E ha a che fare con l’autostima, la consapevolezza di sé, il carisma, la capacità di conoscersi e sapersi valorizzare. Ecco alcuni passaggi, suggeriti dalla psicoterapeuta Monica Morganti, da mettere in pratica per risvegliare la tua capacità seduttiva.
1. Chiarisciti le idee.Quanto è importante per te. Il sesso in questo momento? Può essere centrale oppure no, l’importante è saperlo per agire di conseguenza. La voglia di essere attraente è un valore, e non una condizione che deve farci sentire in colpa. Così come non dobbiamo aver vergogna ad ammettere che, in questo periodo della nostra vita, non siamo “a caccia”.
2. Rallenta. La seduzione ha bisogno di tempo e spazio. Spesso, è l’ultima cosa a cui ci dedichiamo, perché siamo sopraffatti da tutto il resto. Pensare, leggere, mangiare qualcosa di buono, prendersi cura del corpo, concedersi momenti di vicinanza con il partner, senza impegni, sono azioni che permettono al desiderio di farsi avanti.
3. Cura la tua realizzazione personale. Quando stiamo bene con noi stesse, l’energia vitalistica si muove e la libido si attiva. Perciò, se ci sentiamo soddisfatte, siamo anche più ricettive e pronte a proiettare la nostra energia positiva sul partner. A vantaggio della nostra capacità d’attrarre.
4. Non guardarti con gli occhi degli altri. Osservando il nostro corpo con amorevole gentilezza, lasciando perdere i giudizi esterni, possiamo coglierne gli aspetti critici ma anche le potenzialità. Magari c’è qualcosa che possiamo migliorare, senza accanirci su certi difetti, che a volte gli uomini neppure notano.
5. Non usare scorciatoie. Sforzarsi di essere seducenti con look o atteggiamenti che non sono nelle nostre corde potrebbe essere controproducente. Sforziamoci piuttosto di trovare le “armi” di seduzione più adatte al nostro carattere e al nostro stato d’animo. Le variabili possono essere infinite.
6. Ricontatta il tuo corpo. A volte, senza rendercene conto, ci allontaniamo dalla dimensione sessuale della vita. Per riavvicinarci a quest’aspetto, c’è bisogno di fare qualcosa di molto femminile, magari comprandosi biancheria intima o un profumo particolare.
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Articolo pubblicato nel n° 8 di Starbene in edicola dal 5 febbraio 2019