di Paolo Crespi
Torna alla ribalta con un film di rottura come Much loved, sulla vicenda di quattro prostitute marocchine che condividono tutto. E svela la sua piena portata in un romanzo come Alla nostra età, con la nostra bellezza di Daria Colombo (Rizzoli, 15,30 E), storia di due donne agli antipodi ma che saranno amiche per tutta la vita. Entrambe le opere gettano uno sguardo sulle relazioni femminili, rivelandone luci e ombre. Le stesse che provocano una domanda: “sono vere o false certe convinzioni comuni?”. Le risposte all’esperta.
Durano solo quelle nate da giovani
FALSO «Certo, durante l’adolescenza l’amicizia femminile è molto forte e intensa perché svolge un ruolo “biologico”», spiega Maria Malucelli, docente di psicologia clinica della Fondazione Fatebenefratelli. «Una ragazza, infatti, ha bisogno di appoggiarsi a una coetanea per staccarsi dalla famiglia, condividere nuove sperienze (primi flirt, uscite da sole ecc.) e, soprattutto, iniziare a ragionare su di sé.
In un certo senso, l’amica del cuore dei nostri 14 anni prende il posto dei genitori, come base sicura nella vita. Per questo si dice, i legami più autentici sono quelli nati sui banchi di scuola. Di sicuro, sono amicizie che lasciano il segno perché si spartisce con l’altra veramente tutto. Da adulte, le donne tendono a cogliere in ogni amica un aspetto diverso, peculiare. Ma non per questo sono relazioni opportunistiche o superficiali».
Si nutrono di emozioni e solidarietà
VERO «Sì, perché la vera amicizia femminile è un sentimento sublime», riprende l’esperta. «Una situazione di “amorevole intellettualità” tra due persone che scatta quando si trovano in un’altra donna le stesse emozioni, le stesse sensazioni e una filosofia di vita simile. Se ci sono queste premesse, s’instaura una forte capacità di capirsi l’una con l’altra e di confrontarsi su tanti argomenti. Si crea un’armonia psicologica, che poi è alla base della solidarietà tra amiche: “ti comprendi, mi comprendi, ti sostengo, mi sostengo” perché si sta facendo lo stesso cammino».
Sono sempre minate dalla rivalità
VERO E FALSO «La competizione non è caratteristica esclusiva dei legami femminili, è una variabile di tutti i rapporti umani», sottolinea Malucelli. «Anche tra le amiche può scattare la rivalità: succede quando una delle due non ha raggiunto quella sicurezza profonda di se stessa e ha bisogno di dimostrare che è più attraente, brava nel lavoro, una buona madre... E a quel punto il rapporto regge se l’altra è così matura (e corazzata) da farsi scivolare di dosso queste esibizioni».
Si possono rompere per questioni di uomini
VERO «Le donne da sole litigano di meno, ma se in mezzo c’è un uomo ecco che si scatenano rivalità e invidie», conclude la psicologa. «Entrambe si sentono in dovere di conquistare il favore maschile rispetto all’altra. Sono modelli di comportamento che hanno origini antiche, ma da cui ancora è complicato affrancarsi».
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Articolo pubblicato sul n.48 di Starbene in edicola dal 17/11/2015