Mamma, guarda, quelle due ragazze si baciano!”. “Cosa vuol dire gay?”. Di fronte alle legittime domande del tuo bambino non puoi cambiare argomento, ma fornire risposte ponderate. «Anche se ti sembra prematuro, non lo è», assicura la psicologa Valentina Liuzzi (nascerebeneviveremeglio.com), socia del MIPPE (Movimento Italiano Psicologia Perinatale). «Non esiste un momento preciso in cui affrontare il discorso. Sono le occasioni della vita a determinarlo. Parlare con il bambino di omosessualità e, più in generale, essere disponibile ad affrontare temi legati all’identità di genere, all’affettività, alla sessualità e alle differenze individuali, è il miglior strumento di prevenzione sia contro l’omofobia sia contro eventuali difficoltà di un figlio riguardo alla sua identità».
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