di Serena Allevi
Quando si parla di pressione bassa o ipotensione, spesso, si fanno generalizzazioni e si pensa che sia collegata a fattori esterni specifici come il caldo eccessivo oppure lo sport praticato in modo incessante.
Certamente questi sono fattori predisponenti, ma non cause immediate di valori pressori considerati bassi.
Minima e massima
La "pressione" non è un'entità generica misurabile in un solo valore. Infatti, quando si effettua la misurazione pressoria, si ottengono valori "di minima" e valori "di massima". Vediamo insieme di cosa si tratta.
Innanzitutto, cos'è la pressione arteriosa? La pressione arteriosa è proprio la forza che il sangue pompato dal cuore esercita sulle pareti delle arterie.
La pressione massima è la pressione sistolica, ovvero il valore misurato in corrispondenza della "fonte", del battito del cuore che pompa il sangue.
La pressione minima, o pressione diastolica, è invece il valore rilevato tra un battito e l'altro. Proprio mentre il cuore si dilata prima di pompare di nuovo sangue.
Quando la pressione si definisce bassa?
La differenza tra valori minimi e massimi è fondamentale per definire se la pressione arteriosa si trovi in un range di normalità o se si possa, invece, definire bassa oppure alta (ipertensione).
La pressione arteriosa "normale" ha valori inferiori a 120/80 mmHg. Al di sopra di questo limite, la pressione diventa alta e si parla di ipertensione.
L'ipotensione, o pressione bassa, invece presenta valori inferiori a 90/60 mmHg ed è considerata seria o grave ipotensione quando i valori scendono al di sotto di 60/40 mmHg.
Sintomi della pressione bassa
L'ipotensione si presenta con una sintomatologia facilmente riconoscibile. Questo insieme di sintomi, però, può ricondursi ovviamente anche ad altri tipi di patologie o disturbi.
Dunque, la diagnosi di ipotensione va poi "confermata" con la misurazione della pressione arteriosa. Questa misurazione si può effettuare sia dal medico curante sia in farmacia. In quest'ultimo caso, i valori ottenuti andranno sottoposti sempre al medico curante per impostare un'eventuale terapia.
I sintomi più comuni legati alla pressione bassa, sono: sensazione di gambe molli e che cedono, ronzio nelle orecchie, vertigini o capogiri, sensazione di svenimento imminente, sudori freddi, mani e piedi freddi, pallore, irritabilità, calo della lucidità mentale e della capacità di concentrarsi e cefalea.
L'ipotensione saltuaria può essere di tipo anche ortostatico. L'ipotensione ortostatica si verifica quando ci si alza dopo essere stati seduti o sdraiati. E si manifesta principalmente con vertigini, capogiri e anche svenimenti. In questi casi, si consiglia di procedere con molta lentezza nel movimento mentre si cambia posizione.
Categorie a rischio
L'ipotensione è in generale meno pericolosa della pressione alta, o ipertensione. Anzi, spesso, è considerata un elemento positivo nella valutazione delle condizioni di salute. Il motivo principale di questa considerazione positiva è che valori pressori bassi riducono il rischio cardiovascolare. Quest'ultimo, invece, aumenta nettamente in caso di ipertensione.
In alcuni individui, la condizione di ipotensione è una condizione diciamo cronica e, quindi, presentano costantemente valori pressori qualificabili come bassi. In questi casi, non si presentano sintomi improvvisi o rischiosi. Diverso è, invece, il caso in cui la pressione si abbassa improvvisamente.
Potremmo definire alcune categorie di persone a rischio, in tal senso: sportivi, donne in gravidanza (l'ipotensione è comunque più frequente tra le giovani donne) e anziani. E, allo stesso modo, esistono condizioni di salute che più facilmente si legano al rischio di un'ipotensione improvvisa.
Per esempio: allergie, malattie cardiovascolari, malattie del sistema nervoso centrale, anemia, squilibri della tiroide, infezioni di diversa natura, terapie con alcuni tipi di farmaci (per il diabete, beta-bloccanti o antidepressivi).
Quando diventa pericolosa?
La pressione bassa, dunque, diventa rischiosa se si associa a una sintomatologia improvvisa: vertigini, svenimento, sincope con sofferenza cerebrale e shock. Quando l'ipotensione è grave, può verificarsi un calo dell'ossigeno a livello di cuore e cervello con conseguenze serie.
Inoltre, i crolli improvvisi della pressione possono causare pericolosi incidenti (in auto, sul lavoro, per strada) o cadute e incidenti domestici anche molto gravi per esempio nel caso di anziani.
Quando si avvertono sintomi riferibili a un calo pressorio, quindi, è importante tenere monitorati i valori costantemente e contattare il medico curante. Ma non solo, è bene evitare anche ogni tipologia di situazione a rischio. Per esempio, in caso di capogiri è importante non mettersi alla guida.
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