Appartenere al gruppo sanguigno A espone a un rischio più alto di sviluppare la malattia da Coronavirus in forma grave rispetto agli altri gruppi, soprattutto lo 0, che è quello più al riparo dagli effetti peggiori dell’infezione.
Lo afferma uno studio, pubblicato sul prestigioso New England Journal of Medicine, e firmato da ricercatori italiani dell’Università degli studi di Milano Bicocca e dell’Azienda sociosanitaria territoriale di Monza.
«In particolare la ricerca, condotta sui dati clinici dei pazienti ricoverati per Covid-19 all’Ospedale San Gerardo di Monza e a quello di Desio, ci dice che il gruppo sanguigno A ha più probabilità di avere la trombosi venosa, che è la conseguenza estrema della polmonite provocata dal Coronavirus, che è poi quella che porta al decesso», spiega Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano.
«Quindi si parla, ancora una volta, non del rischio di contagiarsi di più, ma solo di una complicanza. Nei casi gravi, infatti, si può formare un trombo nel sangue che scorre nelle vene che può provocare un’embolia polmonare. Si tratta comunque di uno studio fatto su un primo campione di pazienti, che dovrà essere riconfermato da ulteriori approfondimenti. Il Covid-19, per molti versi, è ancora un mistero anche per gli scienziati».
pubblicato il 22 giugno 2020