di Alessandra Montelli
Imbarazzante se non addirittura invalidante, l'iperidrosi ovvero l’eccessiva sudorazione, può essere limitata ad alcune zone o diffusa in tutto il corpo. Questo problema è dovuto a molteplici cause, che variano a seconda all’area coinvolta. L’eccessiva sudorazione delle ascelle, dei palmi delle mani e delle piante dei piedi nella maggior parte dei casi è in genere dovuta allo stress. La sudorazione diffusa, invece, è idiopatica, non dovuta cioè a cause esterne apparenti, anche se il medico può sospettare una patologia endocrina.
La diagnosi di iperidrosi è evidente, ma possono essere effettuati alcuni esami per ricercare patologie sottostanti. Il trattamento si basa su cloruro di alluminio topico, ionoforesi con acqua, tossina botulinica e, in casi estremi, intervento chirurgico. Vediamo l'iperidrosi nel dettaglio.
LE CAUSE DELL'IPERIDROSI
Se l’iperidrosi è localizzate in alcune zone del corpo
Di solito sono le ragioni emotive a determinare l’eccessiva sudorazione del palmo delle mani, delle piante dei piedi, delle ascelle e della fronte, che si verifica nei momenti di ansia, eccitazione, rabbia o paura. In genere, sudare rappresena una risposta normale allo stress, ma chi soffre di iperidrosi “si trova” a sudare troppo anche in quelle condizioni che nella maggior parte delle persone non comportano sudore, appunto.
Qualche esempio? Una stretta di mano, lavorare al pc, guardare un film al cinema, o semplicemente stare fermi. In altri, termini non è necessario uno sforzo fisico per sudare (troppo) né necessariamente un'intensa emozione.
Altre cause specifiche di sudorazione eccessiva riguardano patologie del sistema endocrino e neurovegetativo che spetta al medico indagare. Fortunatamente sono rare, e rappresentano casi isolati. Come prima istanza ci si può rivolgere al proprio medico curante, che prescriverà una visita specialistica dal dermatologo o endocrinologo.
Se l’iperidrosi è generalizzata
Nella maggior parte dei casi la sudorazione eccessiva in tutto il corpo non ha cause esterne riconoscibili. Possono però essere coinvolte numerose condizioni, tra cui malattie endocrine (soprattutto ipertiroidismo), gravidanza e menopausa, alcuni farmaci (soprattutto gli antidepressivi, l’aspirina, i FANS, i farmaci che mirano ad abbassare la glicemia nel sangue, la caffeina e la teofillina), patologie a carico del Sistema Nervoso Centrale.
La sudorazione notturna generalizzata è spesso associata ad ansia, ma nei casi più invalidanti deve destare il sospetto di infezioni.
Stress aggiunge altro stress (e sudore)
Nel 90% dei casi l'iperidrosi determina uno stress emotivo, innescando un circolo vizioso che si autoalimenta. Alcune persone, che sudano eccessivamente, possono reagire con isolamento sociale, evitando i contatti con gli altri. Difficile non provare imbarazzo di se stessi se ci si presenta sempre con gli indumenti bagnati.
LA DIAGNOSI
Sebbene sia evidente, l’iperidrosi viene diagnosticata con l’anamnesi, cioè l'ascolto del paziente e l’esame obiettivo, ma può essere confermata con il test dello iodio e amido: «sulla zona colpita si applica una soluzione iodata, la si lascia asciugare e la si cosparge di amido di mais. In caso di iperidrosi, le zone interessate appariranno scure» spiega il dottor Michelangelo La Placa, specialista in Dermatologia e ricercatore presso l’Ospedala Sant’Orsola di Bologna.
Ulteriori esami a fini diagnostici riguardano la valutazione della glicemia (per individuare il diabete) e del TSH (per un’eventuale disfunzione tiroidea).
I RIMEDI
Che sia localizzata o generalizzata, l’iperidrosi viene inizialmente trattata allo stesso modo.
«Per rimediare all’eccessiva sudorazione si parte con l’applicazione topica della soluzione di cloruro di alluminio esaidrato dal 6 al 20% in alcol assoluto» chiarisce il dermatologo. «Si tratta di una preparazione galenica, cioè a opera del farmacista, che richiede prescrizione medica. Questa soluzione blocca i dotti sudoripari (i canali della pelle da cui fuoriesce il sudore) e raggiunge la massima efficacia se applicata di notte e ricoperta strettamente con un velo di polietilene, un materiale plastico che funge da pellicola. Al mattino deve essere lavata con acqua e sapone». All'inizio della terapia, per controllare l’eccessiva sudorazione, sono necessarie diverse applicazioni settimanali della soluzione di cloruro di alluminio, poi le si ridurrà a mano a mano ci saranno miglioramenti.
Un altro rimedio contro l’iperidrosi consiste nella ionoterapia con acqua, un tipo di terapia che prevede la somministrazione nella cute dei sali in forma ionica, attraverso la corrente elettrica.
Nei casi più severi, si può ricorrere alla tossina botulinica, quella stessa tossina che paralizza i muscoli per far sembrare il viso più giovane. Iniettata direttamente nelle ascelle, nel palmo delle mani o nella fronte, la tossina botulinica inibisce la sudorazione per circa 5 mesi a seconda del dosaggio.
Infine, la chirurgia: è indicata se falliscono i trattamenti più conservativi di cui sopra. Chi soffre di iperidrosi ascellare può essere trattato con l’asportazione chirurgica di parte delle ghiandole sudoripare ascellari.
«Per intervenire chirurgicamente sull'iperidrosi dei palmi di piedi e/o mani si sezionano alcune porzioni del tronco nervoso simpatico al livello del torace (un'innervazione del sistema neurovegetativo). Ma si tratta di un’intervento controverso, dai riservare ai casi estremi, quando l’iperidrosi è davvero invalidante e resistente a ogni trattamento topico» conclude il dermatologo La Placa.