Quando stiamo bene sottovalutiamo troppo spesso il ruolo della prevenzione, fondamentale per identificare eventuali situazioni a rischio o a cogliere al volo i primi segnali di malattia. «Negli ultimi 50 anni abbiamo guadagnato almeno un decennio di vita in più ed è logico che il nuovo traguardo richieda qualche controllo aggiuntivo rispetto al passato», commenta il dottor Gabriele Pellicciotta, specialista in medicina interna e direttore sanitario dei Raf First Clinic dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
La serie di “tagliandi” dovrebbe cominciare sin dalla tenera età, sempre in un’ottica olistica dell’organismo: «Per esempio, una bocca in disordine può influire nel tempo su postura, respirazione, infiammazione generale e patologie sistemiche, perché i vari apparati del corpo dialogano e si influenzano reciprocamente».
Sì alle sane abitudini già da giovanissimi
Durante l’adolescenza, poi, diventa fondamentale impostare un corretto stile di vita: «Oggi, attraverso appositi test genetici da eseguire tramite un campione di saliva, è possibile scoprire quale attività sportiva si adatta meglio al proprio fisico, se di resistenza o potenza. In questo percorso può venire in aiuto un medico dello sport, che valuta la predisposizione a certi traumi spontanei, oltre alla funzionalità cardiorespiratoria e alla dieta migliore da seguire», continua il dottor Pellicciotta.
Ci sono anche pediatri esperti in adolescentologia che possono identificare problemi dovuti ad anomalie genetiche che si celano dietro “stranezze” fisiche, del comportamento o verbali, incomprensibili per i genitori: è il caso della sindrome da tripla X per esempio, dovuta alla presenza di un cromosoma X in più in ogni cellula, che nelle ragazze può manifestarsi con statura più alta della media, capacità di apprendimento ridotta, deficit dell’attenzione, disturbi dell’umore, ritardo nella comparsa del ciclo mestruale e insufficienza ovarica precoce.
«Inoltre, già a questa età, e poi per tutta la vita, è consigliabile il classico controllo annuale su sangue e urine per monitorare glicemia, colesterolo, funzione renale, valori epatici e livelli degli ormoni tiroidei. Questo può rilevare in forma precoce diabete, ipercolesterolemia o altre problematiche che vanno subito corrette».
Un occhio particolare alle “questioni di famiglia”
Oltre ai controlli di routine, che troverai elencati nelle prossime pagine, a guidare il personale piano di prevenzione deve essere la familiarità: quando nonni o genitori soffrono (oppure hanno sofferto) di determinate malattie, vanno programmati scre- ening mirati con una cadenza personalizzata in base al rischio specifico.
«In ogni caso, i check-up devono diventare annuali per tutti a partire dai 60 anni, perché l’invecchiamento aumenta il rischio di ammalarsi», prosegue l’esperto. «Una visita imprescindibile è quella neurologica: talvolta, infatti, i deficit cognitivi lievi possono essere trattati con una revisione dello stile di vita e l’adozione di buone abitudini, come la lettura, che possono frenare il declino mentale anche senza l’uso di farmaci. Ma, come al solito, è la tempestività di intervento a fare la differenza».
I controlli per le donne. Non solo pap test
12-18 anni. Misurazione del colesterolo nel sangue: da eseguire almeno una volta in questa fascia d'età. Visita ginecologica: serve a conoscere meglio il proprio apparato genitale ed escludere malformazioni o patologie. Visita odontoiatrica: un appuntamento annuale per tutta la vita.
19-45 anni. Visita senologica: valuta la presenza di malattie del seno e indaga l’origine di eventuali sintomi quali dolore, noduli, secrezioni dal capezzolo o infiammazioni. Check-up tiroideo: con un pacchetto di esami del sangue e un’ecografia, si indaga il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea. Pap test: è utile per prevenire il tumore al collo dell’utero. Andrebbe eseguito regolarmente ogni 3 anni, a partire dai 25 anni o dall’inizio dell’attività sessuale.
46-60 anni. Moc: utile sia in pre sia in post menopausa, misura la densità minerale ossea per valutare la presenza di osteopenia e osteoporosi. Visita cardiologica: permette di studiare le condizioni del cuore e diagnosticare ipertensione, aritmie cardiache, cardiomiopatie, patologie delle valvole cardiache e scompensi. Visita oculistica: un appuntamento annuale di controllo con esame del fondo oculare serve a valutare i primi problemi di presbiopia (difficoltà nella lettura da vicino) e prevenire il glaucoma, problema caratterizzato dall’aumento della pressione oculare che non dà alcun sintomo.
Over 60. Visita nutrizionistica: rivedere la dieta limita l’insorgenza di molte malattie, migliora le aspettative di vita e previene la sarcopenia tipica della terza età, ovvero la progressiva perdita di massa muscolare. Ricerca del sangue occulto nelle feci: da ripetere ogni 2 anni, è consigliabile perché con l’avanzare dell’età aumenta il rischio di sviluppare una forma tumorale del colon-retto. Controllo dell’udito: serve a diagnosticare eventuali disturbi nella percezione dei suoni e trovare le giuste soluzioni. Visita geriatrica: dopo i 65 anni aiuta a mantenere, nel tempo, una buona qualità della vita, ritardando il fisiologico declino funzionale e cognitivo. Visita fisiatrica: oltre a trattare eventuali problemi motori, può consigliare degli esercizi di riabilitazione del pavimento pelvico per fermare le perdite di urina. EcoColorDoppler dei tronchi sovraortici: verifica la pervietà di carotidi e arterie vertebrali (cioè quelle che portano sangue al cervello), per prevenire aneurismi, ictus, ischemie e infarti.
I controlli per gli uomini. C'è anche l'andrologo
12-18 anni. Misurazione del colesterolo nel sangue: almeno una volta. Visita andrologica: serve a monitorare il corretto sviluppo dei genitali, ma anche per parlare delle malattie sessualmente trasmissibili. Visita odontoiatrica: un appuntamento annuale per tutta la vita.
19.45 anni. Visita urologica: grazie all’ecografia testicolare serve a prevenire il tumore del testicolo, più frequente tra 15 e 40 anni, ma anche a diagnosticare problemi che, se trascurati, possono portare all’infertilità. Ecografia tiroidea: permette di verificare presenza e caratteristiche di noduli che nell’uomo hanno più probabilità di essere tumori maligni.
46-60 anni. Visita cardiologica completa: serve a stratificare il rischio, cioè a stabilire le probabilità di andare incontro a infarti, ictus e altri eventi cardiovascolari nei 5-10 anni successivi. Controllo urologico: consente di tenere sotto controllo il rischio di tumore ai testicoli e alla prostata, ma anche di riconoscere le disfunzioni sessuali e individuare malattie come la calcolosi urinaria o l’iperplasia prostatica benigna. Visita oculistica: un appuntamento annuale di controllo con esame del fondo oculare serve a valutare i primi problemi di presbiopia (difficoltà nella lettura da vicino) e prevenire il glaucoma, malattia caratterizzata dall’aumento della pressione oculare che non dà sintomi.
Over 60. Dosaggio del PSA: da eseguire con cadenza biennale, serve a monitorare la salute della prostata e, eventualmente, a diagnosticare un tumore. EcoColorDoppler dei tronchi sovraortici: verifica la pervietà di carotidi e arterie vertebrali, che portano sangue al cervello, con lo scopo di prevenire aneurismi, ictus, ischemie e infarti. Visita geriatrica: dopo i 65 anni aiuta a mantenere, nel tempo, una buona qualità della vita, ritardando il fisiologico declino funzionale e cognitivo. Controllo dell’udito: serve a diagnosticare eventuali disturbi nella percezione dei suoni e trovare le giuste soluzioni. Ricerca del sangue occulto nelle feci: da ripetere ogni 2 anni, è consigliabile perché con l’avanzare dell’età aumenta il rischio di sviluppare una forma tumorale del colon-retto. Visita nutrizionistica: rivedere la dieta limita l’insorgenza di molte malattie, migliora le aspettative di vita e previene la sarcopenia tipica della terza età, ovvero la progressiva perdita di massa muscolare.