Gli autori dello studio hanno formulato un apposito questionario in formato “app”, dalla cui combinazione con i risultati di alcuni esami clinici, sono riusciti a individuare, fra il campione iniziale con un’affidabilità del 92% (e punte del 98% fra i pazienti affetti da disturbi bipolari), 37 pazienti che, nel corso del tempo, hanno sviluppato la precisa volontà di togliersi la vita.
La combinazione dei dati, inoltre, ha permesso di stabilire quali pazienti avevano più probabilità di essere ricoverati in ospedale l’anno successivo per tentato suicidio.