Tremore essenziale: cos’è, cause, come si manifesta, soluzioni

È un disturbo neurologico caratterizzato da un movimento involontario e ritmico di alcune zone del corpo, più frequentemente le mani e la testa, che sebbene non sia pericoloso per la vita, può creare imbarazzo e difficoltà nella gestualità fine



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“Mi piacciono le persone che tremano invece di tramare”, scrive l’aforista Fabrizio Caramagna. In una certa misura, tremare è assolutamente fisiologico. Ma non lo è quando si parla di tremore essenziale.

«Il tremore in sé è un movimento ritmico e involontario è dovuto alla competizione fra muscoli agonisti e antagonisti del corpo», spiega il dottor Christian Lunetta, specialista in Neurologia e direttore del Dipartimento di Medicina Riabilitativa NeuroMotoria degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS di Milano.

«Immaginiamo di dover indicare la luna: possiamo farlo perché un muscolo permette al nostro dito di sollevarsi verso l’alto, mentre un altro muscolo cerca di fare l’esatto opposto, riportandolo verso il basso. Può sembrare paradossale, invece è proprio questa lotta fra agonisti e antagonisti a consentirci di compiere gesti, mantenere posizioni e posture, effettuare movimenti fluidi».

Se la muscolatura è affaticata, può accadere che questi due “competitor” non lavorino alla stessa velocità o intensità, per cui compare il tremore, una sorta di aggiustamento che un muscolo fa rispetto all’altro. «Questo meccanismo può essere evidenziato anche dalla tensione emotiva oppure da un abuso di sostanze eccitanti, come la caffeina, ma si tratta sempre di una condizione benigna che accomuna tutti», precisa l’esperto.


Quando il tremore è essenziale

In altri casi, il tremore smette di essere fisiologico e si carica di significato patologico. «Accade in tutte quelle malattie che colpiscono il cervelletto oppure un’altra stazione importante per il controllo e il coordinamento dei movimenti, come nel Parkinson, dove tra i vari sintomi può comparire anche il tremore», specifica il dottor Lunetta.

Si parla invece di tremore essenziale quando appare in assenza di alterazioni neurologiche in altri distretti, per cui interessa le persone “sane” a livello di sistema nervoso. Stando ai dati, interessa dallo 0,5% al 5% della popolazione globale, uomini e donne in egual misura, comparendo spesso in età adulta e accentuandosi con l’invecchiamento.


Come si riconosce il tremore essenziale

Come il tremore fisiologico, anche quello essenziale può essere accentuato da tensione emotiva, affaticamento muscolare o cattive abitudini di vita, però resta costante.

«Può cambiarne l’intensità, in base al momento, ma è sempre presente nel corso della giornata», evidenzia il dottor Lunetta. «Si attenua, fino a scomparire, solamente durante il riposo notturno per via dell’ipotonia che accompagna il sonno, quando si riduce il tono muscolare. Ma questo vale per tutte le forme di tremore».

Un’altra caratteristica del tremore essenziale è la sua tendenza a peggiorare con la gestualità, afferrando o spostando un oggetto per esempio. «Tra l’altro non interessa solamente le mani, ma può colpire anche altri distretti del corpo, come la testa», riferisce l’esperto.


Quali sono le cause del tremore essenziale

Seppure l’origine del tremore essenziale non sia del tutto chiara, è probabile la familiarità, perché nella maggior parte dei casi colpisce più persone legate da vincoli di parentela, anche se magari con intensità diverse.

Dunque, si tratta di una caratteristica con cui si nasce.

Quali sono le conseguenze del tremore essenziale

A differenza di quello fisiologico, più fine e meno evidente, il tremore essenziale può essere grossolano nelle forme più severe e rischia di creare disagio e imbarazzo di fronte agli altri.

«A sua volta, poi, l’agitazione e le emozioni negative peggiorano il sintomo, per cui si innesca un circuito vizioso», ammette il neurologo. Inoltre, tremare può diventare invalidante quando compromette le normali attività quotidiane, come una professione che richiede movimenti precisi e altamente calibrati.

«La buona notizia è che, stando alle attuali conoscenze scientifiche, il tremore essenziale non rappresenta l’anticamera di patologie neurologiche gravi», rassicura l’esperto.

Come si cura il tremore essenziale

In caso di tremore essenziale, è fondamentale confrontarsi con il medico di base e successivamente con un neurologo, senza imbarazzo.

«Un’anamnesi approfondita e un buon esame obiettivo sono in grado di fare una diagnosi differenziale rispetto ad altre forme di tremore ed escluderne una causa patologica», tiene a sottolineare il dottor Lunetta. «Se il problema è lieve, vengono consigliati degli aggiustamenti allo stile di vita: principalmente, riposare a sufficienza la notte e praticare una regolare attività fisica decontratturante e distensiva per la muscolatura».

Quando l’intensità è maggiore e diventa invalidante nelle attività quotidiane, esistono dei farmaci che possono aiutare, come i beta-bloccanti (gli stessi usati per ridurre la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa) e alcuni trattamenti per curare l’epilessia.

«Qualora non fosse sufficiente, oggi nelle forme più severe è possibile intervenire chirurgicamente per impiantare un dispositivo, simile a un pacemaker, in una particolare zona del cervello per stimolarlo con l’elettricità tramite la cosiddetta stimolazione cerebrale talamica profonda (DBS) e interrompere drasticamente quei movimenti involontari o indurre una lesione di specifiche regioni del talamo con ultrasuoni focalizzati (FUS)», conclude l’esperto.


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