TOMOGRAFIA CORNEALE
Consente di studiare in maniera approfondita tutti i difetti di rifrazione: astigmatismo, ipermetropia, miopia e cheratocono, una malformazione genetica che modifica la forma della cornea in una specie di cono. «A differenza della tradizionale topografia corneale, che si limita ad analizzare solo la superficie anteriore della cornea, la tomografia scannerizza tutto lo spessore corneale, esaminando anche la superficie posteriore. L’immagine, quindi, è più completa e dettagliata», spiega dottor Lucio Buratto, uno dei massimi esperti mondiali di chirurgia oftalmica.
In che cosa consiste
Con il viso appoggiato a una mentoniera, si fissa attraverso un binocolo una luce rossa, al centro di alcuni cerchi concentrici (dischi di Placido), mentre delle microtelecamere registrano il modo in cui la luce viene refratta dalla cornea.
Che cosa “legge”
Analizzando ben sei milioni di punti distributi su tutta la cornea, permette una diagnosi ultraprecisa di tutti i deficit visivi. Così è possibile fare una prescrizione ad hoc di occhiali o lenti a contatto adatte alla curvatura corneale.
Quando farlo
Ogni volta che si devono cambiare le lenti correttive o se desidera sottoporsi a trattamenti laser per eliminare il proprio difetto visivo.