«Cosa gli posso dare?», si chiede la mamma di fronte agli insistenti colpi di tosse del figlio. «Niente, in genere il problema si risolve da solo nell’arco di una settimana», risponde Alessandro Zanasi, presidente dell’Associazione italiana per lo Studio della Tosse (Aist) e direttore del Centro per lo studio della tosse a Bologna. «Mi rendo conto, però, che la tosse è pesante da sopportare per tutti (notti insonni per la famiglia), e che si voglia fare qualcosa per “spegnerla”. Il fai-da-te con i farmaci è sempre sconsigliabile, vanno dati solo se li prescrive il medico e alle dosi indicate». Anche perché ogni tipo di tosse richiede una certa cura o anche solo tempo e pazienza.
«Quella con catarro non va sedata, si deve favorire solo l’eliminazione delle secrezioni (per evitare infezioni batteriche) con aerosol di soluzione fisiologica», riprende il dottor Zanasi. «Oppure con prodotti fluidificanti, come i mucoattivi. Sicuramente, aiuta bere molto: acqua e tè, latte e camomilla caldi, così come umidificare bene la stanza da letto (basta un asciugamano bagnato sul termosifone). Bandito invece l’antibiotico, salvo che ci sia febbre alta o che lo indichi il medico. Non serve – anzi è dannoso – anche per la tosse più fastidiosa, quella secca e stizzosa.
Si può comunque lenire il il problema? «Il pediatra (da consultare sempre) può prescrivere uno dei tanti sciroppi “zuccherosi” in commercio (anche a formulazione omeopatica, come quello di lumaca). La scelta è giusta: questi prodotti non sono farmacologicamente attivi ma hanno un effetto benefico perché il dolce va a stimolare la liberazione di oppiodi naturali che inibiscono la tosse. Che magari non va via ma è meno forte. I farmaci sedativi, invece, non fanno a bene: gli oppiodi, che agiscono sul sistema nervoso centrale, sono sconsigliati sotto i 6 anni per gli effetti collaterali e la levodropropizina (sedativo con effetto periferico) non dà vantaggi».
E se la tosse acuta non passa? «Tutto normale, è lo strascico dell’azione dei virus sulle vie respiratorie che si può trascinare anche per due mesi. Anche qui, non ci sono rimedi ad hoc, solo bere tanto (un epitelio ben idratato è meno reattivo allo stimolo della tosse) e aspettare la buona stagione. Se cala il freddo, anche la tosse se ne va».
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