di Gregorio Grassi
Sei freddolosa e sensibile ai cambi di temperatura più di un termometro? La tua bilancia segna aumenti di peso ingiustificati? Forse è il momento di riflettere sulla salute della tua tiroide.
L’invito proviene dalla campagna Tiroide: riflettiamoci, attiva fino alla fine del 2016, giunta alla terza edizione e ideata dalla Fondazione Cesare Serono per sensibilizzare la popolazione sulle disfunzioni tiroidee.
Un disturbo tipicamente femminile, che in Italia colpisce oltre 3 milioni di persone, molte delle quali, quando si rivolgono al medico di base, non ricevono una diagnosi tempestiva e corretta. Tutta colpa dei sintomi sfumati dati sia dall’ipo che dall’ipertiroidismo, facilmente confondibili con altre patologie o con i classici disturbi da stress.
COMPILA IL QUESTIONARIO ONLINE
«La campagna, che ha invaso con poster e opuscoli informativi le 25.000 farmacie italiane aderenti a Federfarma, ha il suo cuore online», Spiega Tommaso Sacco, endocrinologo e responsabile scientifico della Fondazione Cesare Serono. «Sul sito della campagna è possibile visionare dei video esplicativi e rispondere a un questionario volto a valutare la conoscenza delle disfunzioni tiroidee e dei suoi segnali d’allarme, difficilmente riconoscibili. Dall’analisi di circa 3000 questionari compilati, sono emersi dati significativi sulla sottovalutazione del problema: il 60% ammette di non aver mai controllato la tiroide negli ultimi tre anni, nonostante la maggioranza del campione rientri nella fascia d’età più soggetta al disturbo (donne fra i 30 e i 50 anni) e affermi di presentare alcuni sintomi di ipotiroidismo come l’irritabilità (64%) e l’aumento del peso (50%). A ciò si aggiunge il fattore di rischio rappresentato dalla familiarità: quasi la metà dei partecipanti al sondaggio online dichiara di avere casi di malattie della tiroide in famiglia».
COME RICONOSCERE I SINTOMI
«Poiché i disturbi sono aspecifici (cioè comuni a molte altre malattie) e lievi, sospettare un disturbo tiroideo non è sempre facile e immediato», spiega il dottor Sacco «In linea generale, chi manifesta una tendenza all’ipertiroidismo (quando la tiroide, che è un po’ il motore del nostro metabolismo, lavora troppo) presenta facilità al dimagrimento, nervosismo, ansia, agitazione, facile irritabilità, tachicardia e insofferenza al caldo.
Chi, invece, soffre di ipotiroidismo, il disturbo più frequente nelle donne, presenta sintomi opposti: aumento di peso, ritenzione idrica e difficoltà a dimagrire, freddolosità, astenia (stanchezza immotivata), stipsi, pelle secca e diradamento dei capelli. La cosa più importante è quindi monitorarli sul lungo periodo, tenendo un diario. Sul sito della campagna ne esiste uno fatto apposta per questo scopo. Solo così sarà possibile per il medico che ci ha in visita passare subito a esami clinici, come il dosaggio del TSH».
settembre 2016
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