Se è colpa della celiachia
«L’intolleranza al glutine (la proteina contenuta in alcuni cereali, come il frumento) è una malattia in costante aumento tra i bambini, anche perché oggi viene diagnosticata più precocemente di una volta, spiega la dottoressa Angela Calvi, pediatra presso l’ospedale Gaslini di Genova. I sintomi non passano inosservati: bassa statura a parte, nei primi due anni di vita provoca diversi disturbi gastroenterici: nausea, vomito, flatulenza, rigurgito dopo i pasti, eruttazione, mal di pancia e, soprattutto, diarrea».
Nel 10% dei casi, però, questi sintomi scompaiono da soli nel terzo anno di vita, pur permanendo l’intolleranza al glutine. Può quindi accadere che, se non è stata fatta una corretta diagnosi nella prima infanzia, il bambino si trascini questo problema negli anni a venire, con l’unica “spia” di un’altezza non proprio da manuale.
In questi casi, è bene prescrivere i test per la celiachia, insieme ad altri tesi a escludere anche la “malattia infiammatoria cronica intestinale” (morbo di Crohn) che, provocando malassorbimento dei nutrienti, impedisce al bambino di crescere in maniera armonica.