Stomaco e intestino, gli integratori che fanno digerire

Tra bromelina, papaina e maltodestrine fermentate, mini guida all’uso degli enzimi che ti aiutano a far lavorare bene stomaco e intestino



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Pancia gonfia, nausea e sonnolenza dopo i pasti sono sintomi comuni a molte patologie, ma spesso possono indicare una carenza di enzimi digestivi. I ritmi di vita frenetici, l’alimentazione disordinata, l’uso prolungato di farmaci, ma anche l’età che avanza possono ridurre quelle molecole (gli enzimi digestivi, appunto) prodotte da stomaco, pancreas, fegato e intestino per scomporre, assorbire e assimilare i principi nutritivi del cibo. Ecco, allora, che può essere di aiuto un integratore che li contiene.


Serve una visita specialistica

«Prima di assumere integratori occorre una visita gastroenterologica per determinare l’origine dei disturbi», spiega Benedetto Mangiavillano, gastroenterologo presso Humanitas Mater Domini di Castellanza (Varese) e Humanitas Medical Care Arese e Varese. «Bisogna innanzitutto escludere patologie del pancreas o del piccolo e grosso intestino, così come celiachia, sindrome del colon irritabile o sovraccrescita batterica intestinale: solo a quel punto si può valutare l’integrazione, scegliendo la miscela giusta».

Ogni enzima, infatti, svolge un’attività specifica: l’alfa-galattosidasi favorisce l’assorbimento dei carboidrati complessi, la bromelina aiuta a degradare le proteine in amminoacidi, la lattasi facilita la digestione del lattosio, la papaina agisce in modo simile alla pepsina (enzima secreto dallo stomaco e coinvolto nel processo digestivo), la superossido-dismutasi ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. E poi ci sono le maltodestrine fermentate, una sorta di “jolly”: funzionano in tutti e tre i tratti dell’intestino (acido, basico e neutro) e scompongono efficacemente proteine, carboidrati, grassi e fibre. «Scegliere spetta sempre al medico», dice l’esperto.

«Gli enzimi digestivi non sono consigliabili in gravidanza e durante l’allattamento al seno, così come in presenza di galattosemia (una patologia metabolica). Chi segue una terapia anticoagulante o antitrombotica deve essere cauto nell’uso della bromelina, che può avere effetti sulla coagulazione del sangue».


Prima dei pasti

Gli integratori di enzimi digestivi vanno assunti prima dei pasti e possono aiutare anche in caso di intolleranze alimentari o diete altamente energetiche e proteiche. Per supportarne l’attività, è bene acquisire buone abitudini quotidiane: mangiare lentamente, masticare bene, consumare cibi crudi (naturalmente ricchi di enzimi) e svolgere regolare attività fisica.


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