Quando si parla di salute dentale vengono in mente regole che si tramandano ormai da decenni. Ma sono tutte corrette? Non sempre: con il passare degli anni alcuni miti relativi al benessere della bocca hanno decisamente... perso smalto. Noi di Starbene le abbiamo verificate con l’auto del professor Gianfranco Aiello, odontoiatra a Milano e Salerno e presidente dell’Accademia di estetica dentale italiana.
Gli spazzolini con setole dure vanno preferiti perché puliscono più a fondo
Falso «Possono addirittura essere traumatici per la superficie del dente e, soprattutto, per le gengive», avverte il medico. «È preferibile usare un modello che abbia setole di media durezza, in grado di pulire in modo efficace senza rovinare lo smalto e causare irritazioni. Meglio ancora con la testina piccola, che permette di raggiungere anche i punti più nascosti della bocca».
I modelli elettrici rimuovono una quantità di placca maggiore rispetto a quelli manuali
Falso «La placca batterica è un gel molto morbido che si può eliminare con estrema facilità. Quindi, basta un minuto di uso corretto dello spazzolino manuale (dall’alto verso il basso quando si usa sull’arcata dentale superiore e in senso inverso su quella inferiore), due volte al giorno, per ottenere lo stesso risultato offerto dalla versione hi-tech», afferma il professor Aiello. Ma non si tratta di una bocciatura completa: «L’elettrico può comunque tornare utile a coloro che si lavano i denti in maniera scorretta».
Il filo interdentale deve essere utilizzato ogni giorno
Vero «La placca batterica si forma ogni 12-18 ore: usare il filo interdentale almeno una volta al giorno, quindi, è indispensabile per eliminarla dagli spazi tra i denti», dichiara l’odontoiatra. Se ti limiti a utilizzarlo in maniera saltuaria, darai tempo alla placca di calcificarsi e trasformarsi, nell’arco di poco tempo, in tartaro: un deposito di considerevole durezza che aderisce saldamente allo smalto e che può essere rimosso solo dal dentista. Inoltre, si tratta di uno strumento che non serve soltanto a preservare la salute dentale: «Alcuni ricercatori hanno scoperto che l’uso corretto e costante del filo interdentale contribuisce a tenere alla larga anche le cardiopatie», spiega l’odontoiatra. Il perché? Favorendo l’eliminazione della placca, consente di prevenire infezioni come quelle gengivali, in grado di minare il benessere cardiaco attraverso il sangue.
Spazzolino e dentifricio vanno usati dopo aver passato il filo interdentale
Vero «Così facendo potrai cominciare a fare pulizia di placca e residui di cibo che si sono annidati tra un dente e l’altro, dove lo spazzolino non riesce ad arrivare, permettendo poi al dentifricio e ai suoi principi attivi, come il fluoro, di raggiungere anche gli spazi interdentali», chiarisce l’esperto.
I lavaggi con spazzolino e bicarbonato possono rovinarne lo smalto
Vero È una pratica che non andrebbe eseguita perché il bicarbonato ha una forte azione corrosiva e può graffiare lo smalto, compromettendo aspetto e salute dei denti. «L’effetto “gessoso” che si ottiene dopo averlo utilizzato dà l’illusione del bianco, ma in realtà è la prova dell’avvenuta corrosione del dente», sottolinea l’esperto, che aggiunge: «Nel giro di pochi giorni il risultato ottenuto andrà via, assieme a parte dello smalto».
Il colore bianco dei denti è indice di salute
Falso La loro tinta dipende prima di tutto dai fattori genetici. «Quindi, non è detto che un dente di un bianco smagliante sia meno soggetto alla carie», dice Aiello.
Le gomme da masticare sono nemiche del sorriso
Falso Tutt’altro. «Quando non hai la possibilità di lavare i denti, masticare una gomma può avere una discreta funzione di pulizia perché rimuove i residui di cibo», puntualizza l’esperto. La più adatte? Quelle allo xilitolo, un dolcificante che, assunto tutti i giorni a basse dosi, è in grado di prevenire gli effetti della carie, come dimostrato da una ricerca dell’Università di Milano.
Le pastiglie a base di fluoro sono indicate a tutte le età
Falso «Da adulti è inutile fare ricorso agli integratori a base di fluoro», afferma l’esperto. «Questo minerale si assume già durante la pulizia dei denti e ormai tutti i dentifrici ne contengono dosi sufficienti per rinforzare lo smalto e bloccare l’azione corrosiva degli acidi». Diverso il discorso per i bambini: «La cura di fluoro già a partire dai 6 mesi di vita e fino al terzo anno di età, può rivelarsi una strategia vincente quando si tratta di prevenire l’insorgenza della carie. Circa i rischi di assumerne troppo, possiamo affermare che non ne esistono, purché la profilassi sia condotta sotto stretto controllo medico. Una precauzione in più, nel caso il piccolo avesse già cominciato a usare lo spazzolino durante il periodo di integrazione, è quella di fargli lavare i denti semplicemente con acqua».
Curare la carie nei denti da latte è inutile
Falso «I denti da latte svolgono un’importante funzione nella masticazione e nella guida al corretto posizionamento di quelli definitivi. Per questo devono essere curati subito, senza aspettare la loro caduta», raccomanda il professor Aiello.
Un dente devitalizzato è destinato a diventare più fragile
Vero «È più predisposto al rischio di frattura, soprattutto se si tratta di un molare o un premolare, a causa della maggiore pressione esercitata sul dente durante la masticazione», fa sapere l’odontoiatra. «Quindi, è consigliabile incapsularlo, cioè ricoprirlo con una corona artificiale protettiva. Questo intervento, però, non è necessario nel caso dei denti anteriori (cioè canini e incisivi), usati per addentare il cibo e strapparlo più che per masticarlo».
Bere un bicchiere di latte prima di andare a letto rinforza lo smalto
Falso Potrebbe sortire l’effetto opposto: «Certo il latte è ricco di vitamina D e calcio, che rafforzano i denti. Ma contiene anche lattosio», mette in guardia Aiello. «Quindi, se ne bevi un bicchiere limmediatamente prima di coricarti, rischi che sullo smalto si formi uno strato di zuccheri. E questo, durante la notte, avrà tutto il tempo per favorire la formazione della carie».
I chiodi di garofano aiutano a contrastare il mal di denti
Vero «Merito dell’eugenolo, composto aromatico che agisce sul nervo quasi come un anestetico», dice l’esperto. Perciò, quando si è colti da un improvviso mal di denti e non è possibile correre dal dentista, può tornare utile infilare un chiodo di garofano tra guancia e dente dolorante, senza masticarlo. Poi però, vai dal medico: l’eugenolo combatte il dolore, ma non interviene sulla causa.
Se un dente del giudizio non spunta completamente deve essere tolto
Vero «Se sporge solo in parte può causare un’infiammazione dei tessuti molli che lo circondano, offrendo una porta d’ingresso ai batteri e favorendo la comparsa di infezioni», avverte l’odontoiatra. «Inoltre, non è detto che una terapia antibiotica possa risolvere il problema: con ogni probabilità tenderà a ripresentarsi, per cui l’unica opzione è l’estrazione del dente».
Qual è il momento ideale per lavarli
Lavarsi i denti dopo il pasto è sicuramente una buona norma, ma l’ideale è aspettare una mezz’ora: «Subito dopo mangiato il pH della la bocca è più acido, cosa che rende lo smalto dentale più debole. Una pulizia vigorosa, quindi, potrebbe danneggiarlo», chiarisce Gianfranco Aiello, odontoiatra a Milano e Salerno.
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Articolo pubblicato nel n° 8 di Starbene in edicola dal 5 febbraio 2019