«Le punture di vespe, api e calabroni (ma non di zanzare e zecche, come qualcuno erroneamente sostiene) sono quelle che dovrebbero far preoccupare maggiormente – spiega il professor Massimo Triggiani della SIAAIC, Società Italiana Allergologia Asma e Immunologia Clinica – La reazione può essere di tipo locale (e quindi provocare un arrossamento), più estesa (per cui il gonfiore si estende molto oltre il punto della puntura), oppure grave e generalizzata, quest’ultima conosciuta come shock anafilattico, responsabile di disturbi alla respirazione, calo della pressione e anche di reazioni ben più gravi».
«I soggetti a rischio non dovrebbero mai dimenticarsi di portare con sé il kit di emergenza, adrenalina auto-iniettabile inclusa – sottolinea il professor Giorgio Walter Canonica, Presidente della SIAAIC – In vacanza le gite sono più frequenti, ed in caso di reazioni generalizzate è necessario avere con sé i mezzi per contrastarle correttamente ed efficacemente, anche in luoghi isolati».