È un'affezione della pelle, che in genere si caratterizza per essere cronica e soggetta a delle recidive. Colpisce in misura uguale sia gli uomini che le donne, soprattutto in età adulta (il primo episodio di psoriasi avviene intorno ai 20 anni). Si stima che il 2% della popolazione ne è affetto con differenze in base alle nazioni.
Le aree maggiormente colpite? Mani, gomiti, ginocchia, spalle e cuoio capelluto, anche se esistono forme di psoriasi che colpiscono le persone in sovrappeso nelle pieghe che si formano con la pelle, cioè all'inguine e alle ascelle.
COME SI PRESENTA
Le zone colpite da psoriasi sono caratezzate da chiazze tondeggianti di pelle arrossata, ispessita e ricoperta da squame bianco-argentee che possono procurare una sensazione di prurito e fastidio.
Una caratteristica tipica della psoriasi, anche se non esclusiva della malattia, è il fenomeno di Koebner, la comparsa di lesioni nei punti interessati da un trauma di tipo fisico, come cicatrici o bruciature.
COME SI DIAGNOSTICA
Dato che la psoriasi può essere confusa con forme di eczema o di dermatite atopica, il dermatologo, per diagnosticarla, deve tener conto dell'anamnesi e di indagini di laboratorio. Attraverso l'ascolto della persona colpita, il medico ha modo di appurare diversi parametri, quali: durata, localizzazione ed estensione delle chiazze, ma anche eventuale familiarità della patologia cutanea.
Per quanto riguarda le indagini di laboratorio, questa avviene su parte di tessutto affetto prelevato con un vetrino. Il medico fa così ricorso alla biopsia della cute e alla tipizzazione linfocitaria.
LA CAUSA È NEL SISTEMA IMMUNITARIO
Pur essendo una patologia infiammatoria della cute, la psoriasi non è determinata da una causa specifica come ad esempio lo sono la contrazione di un virus, l'attacco di un batterio o l'esposizione a fattori di rischio. Si tratta di una malattia auto-immune su base genetica, causata da un’alterata attività dei linfociti T, preposti alla difesa dell’organismo. Si suppone che la loro risposta agli attacchi dell'esterno (quelli che chiameremo fattori predisponenti) siano così eccessivi da causare l’infiammazione psoriatica che porta all'acceleraziona delle cellule dell’epidermide.
Tra le condizioni che possono far insorgere l'esordio della psoriasi figurano: i cambiamenti climatici, le infezioni, la secchezza della pelle, i farmaci betabloccanti (usati di solito per curare l’ipertensione), e persino uno stress eccessivo e alcuni traumi sia di natura fisica che psicologica.
Proprio perché è di origine autoimmune, la psoriasi non è infettiva, cioè non si può trasmettere agli altri in alcun modo.
Circa un terzo dei casi di psoriasi è ereditario.
COME SI CURA
Varie le cure contro la psoriasi, e di solito vengono prescritte proprio in quest’ordine:
- farmaci per uso topico (applicati direttamente sulla pelle)
- fototerapia (terapia mediante raggi luminosi),
- terapia sistemica, ovvero assunzione di farmaci per via orale o per iniezione.
Con il passare del tempo, la pelle colpita da psoriasi può sviluppare resistenza alla terapia, soprattutto se questa viene effettuata con corticosteroidi per uso topico. Inoltre, una terapia che si dimostra efficace per un paziente, potrebbe non esserlo per un altro. Un approccio per prove ed errori di solito può aiutare il medico a trovare una terapia efficace. Di tanto in tanto, potrebbe essere necessario cambiare terapia.
LE ALTERNATIVE ALLE TERAPIE TOPICHE
Un’alternativa alle terapie topiche può anche essere la fototerapia a base di lampade UVB a banda stretta da eseguire in centri specialistici. Queste sono più efficaci e anche più sicure delle lampade abbronzanti e permettono di avere una guarigione in tempi piuttosto rapidi.
Il trattamento viene eseguito sotto la supervisione del medico, generalmente un dermatologo, e consta di 2-3 sedute a settimana. Ogni seduta ha una durata di pochi minuti e, mediamente dopo 10 sedute, è possibile osservare miglioramenti clinicamente significativi in oltre l’80 per cento dei casi.
Una seconda alternativa è rappresentata dall'ittioterapia (nella foto), cioè la terapia con i pesci. In pratica, organismi marini o di acqua dolce mangiano letteralmente le cellule morte in eccesso che si presentano sulla pelle affetta da psoriasi.
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