Prurito da stress: che cos’è, cause, diagnosi, soluzioni

Anche la pelle può risentire di preoccupazioni, cambiamenti, gravi perdite o situazioni che richiedono un notevole sforzo di adattamento. Il prurito è una delle manifestazioni psicosomatiche più frequenti, da indagare con attenzione per escludere altre cause



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Espressioni comuni come “sbiancare in volto”, “essere verde di rabbia” o “arrossire per la vergogna” dimostrano quanto la pelle sia un luogo privilegiato di somatizzazione, ovvero del travaso di un eventuale eccesso di emozioni che avviene dal cervello ad altri organi. Oltre a separarci dal resto del mondo, infatti, la cute rappresenta un luogo di comunicazione non verbale che risente di tutto quello che proviamo e lo trasmette all’esterno.

«Fra le manifestazioni psicosomatiche più frequenti c’è il prurito, che può comparire per colpa di ansia, stress, nervosismo e tensioni prolungate», commenta la dottoressa Emanuela Fogli, dermatologa al San Pier Damiano Hospital di Faenza. «In generale il prurito non è mai una malattia, ma il sintomo di qualcosa che non va, quindi va indagato con attenzione».

Come si manifesta il prurito da stress

Il prurito da stress può manifestarsi da solo oppure associato a pomfi, cioè piccoli rigonfiamenti rossi o rosa, come nella classica orticaria. «In altri casi, invece, è il grattamento a provocare il cosiddetto dermografismo, caratterizzato da linee bianche o rosse a rilievo, simili a graffi», descrive la dottoressa Fogli.

Di solito, non si tratta di un prurito localizzato, ma esteso a più zone cutanee, alcune più di altre: «Gomiti, tibie, collo del piede e tutte quelle aree in cui l’osso si avvicina molto alla pelle sono le più soggette, perché sensibili anche a un semplice sfioramento», evidenzia la dottoressa Fogli. «Tipico è anche l’interessamento del volto, che di solito viene risparmiato in altre forme di prurito, mentre nella somatizzazione è spesso coinvolto».

Non è raro che le zone colpite si presentino più scure, lucide e dalla consistenza inspessita: è il risultato di un micro trauma ripetuto (grattamento), a cui la cute risponde “alzando le difese”.


Quando compare il prurito da stress

Generalmente, ci sono momenti precisi in cui il prurito da stress si manifesta, in particolare la sera, al momento della svestizione, e in concomitanza con la doccia.

«Questo non è casuale, perché a fine giornata ci si mette finalmente in ascolto di se stessi. Terminate le incombenze quotidiane, la mente si libera, si focalizza sull’interiorità e fa emergere problemi, esigenze, pensieri», nota la dermatologa.


Quali sono le cause del prurito da stress

Il motivo della stretta correlazione fra pelle ed emozioni ha un’origine fetale: nello sviluppo prenatale, la cute e il sistema nervoso derivano dallo stesso foglietto embrionale, il neuroectoderma. In parole povere, nascono dallo stesso tessuto e restano collegati per tutta la vita, scambiandosi continue informazioni attraverso speciali messaggeri, i neuropeptidi, proteine che consentono alle emozioni di influenzare la cute, soprattutto quando sono intense e ricorrenti.

«Licenziamento, problemi economici, relazioni interrotte, conflitti famigliari, preoccupazioni, lutti, traslochi e altre situazioni di cambiamento o sofferenza possono “affiorare” sulla pelle e creare prurito, perché richiedono un notevole sforzo di adattamento», chiarisce la dottoressa Fogli.

Tra l’altro, la pelle è l’organo del corpo con il maggiore numero di recettori sensoriali, per cui è normale che raccolga dall’esterno un’ampia serie di stimoli. Una curiosità? In rari casi, il prurito può essere legato a vere e proprie turbe psichiche, come nel caso della parassitosi allucinatoria, dove il paziente ha la sensazione di avere il corpo attaccato da insetti o altri parassiti e si gratta per eliminarli.

Come si fa la diagnosi

La diagnosi di prurito da stress viene fatta per esclusione. «Ciò significa che, prima di formulare questa ipotesi, bisogna escludere tutte le altre possibili cause di prurito, come infezioni, micosi, sensibilità ad allergeni, contatto con sostanze urticanti, eccessiva sudorazione, estrema secchezza della pelle, patologie dermatologiche o malattie organiche, come alcuni tumori, insufficienza renale oppure epatite», precisa la dottoressa Fogli.

«Per questo motivo, è fondamentale che il dermatologo raccolga un’anamnesi accurata per rilevare eventuali cause scatenanti. Non bisogna tralasciare nulla: un nuovo detergente per il viso, un integratore alimentare o un farmaco assunto di recente, una vacanza in qualche luogo esotico, un’allergia nota a qualche cibo o la presenza di altre persone in famiglia che presentano lo stesso sintomo».

A quel punto, in base al sospetto clinico, si possono associare esami del sangue, test allergologici o di altra natura. «Una volta escluse tutte le altre possibili cause, si stabilisce che il prurito è dovuto allo stress», spiega la dermatologa.


Come si cura il prurito da stress 

Per trovare sollievo, è importante prestare attenzione al momento della detersione, preferendo la doccia al bagno, evitando acqua troppo calda o troppo fredda e utilizzando prodotti a risciacquo delicati, poco schiumogeni, restitutivi e ricchi di principi attivi lenitivi (come liquirizia, girasole o amamelide).

«Dopo è bene applicare una crema emolliente, che oltre a nutrire la pelle “distrae” anche la mente: si sfiora la cute, ma senza grattarla», spiega la dottoressa Fogli.

Talvolta si può ricorrere a integratori a base di estratti vegetali dal potere calmante e rilassante (melissa, passiflora, camomilla, etc.) con o senza addizione di SAMe: «Quest’ultima è una molecola che agisce come stabilizzatore dell’umore e che in piccole quantità può essere contenuta anche in questi integratori naturali», tratteggia la dermatologa.


L'importanza di curare lo stile di vita

Non scordiamo, infine, l’importanza di uno stile di vita sano e rilassato. Basti pensare che, già alla fine degli anni Settanta, il medico americano Jon Kabat-Zinn aveva fondato in Massachusetts una clinica per la riduzione dello stress, studiando le interazioni fra mente e corpo.

In particolare, aveva introdotto la meditazione nei percorsi di cura per numerose patologie, fra cui quelle dermatologiche, dimostrando come la pratica fosse legata a un maggiore successo terapeutico. Ciò significa che prendersi cura di se stessi, concedersi del tempo e la possibilità di cercare risposte alle proprie domande può favorire la guarigione di molti disturbi, prurito da stress compreso.

In definitiva, non esiste una cura personalizzata: ciascuno può trovare la chiave giusta negli allenamenti in palestra, nello yoga, in lunghe passeggiate e ovviamente in una vita basata sulla famiglia e sulle vere amicizie. Solo così la dedizione alla pelle sarà completa ed efficace.

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