Aborti spontanei: stando agli ultimi dati Istat, sono in aumento. «Non è vero», smentisce subito il dottor Enrico Semprini, ginecologo e immunologo riproduttivo a Milano, «è solo la loro registrazione, da parte della sanità pubblica, che è più precisa. Complice il test di gravidanza che si effettua dopo pochissimi giorni di ritardo, le donne oggi si accorgono di aborti precoci che un tempo sfuggivano
a ogni casistica. Di fatto, il numero di interruzioni di gravidanza spontanee è sempre uguale, e molte di queste vengono ancor oggi liquidate come frutto della sfortuna o del caso. Insomma, spesso manca una vera e propria diagnosi, resa possibile da tecnologie sempre più avanzate, che permette di capire che cosa, a un certo punto, si è “inceppato”. Perché solo riuscendo a trovare un perché agli aborti spontanei è possibile migliorare i successivi tentativi di dare alla luce un bebè. Invece, spesso, a un primo aborto ne segue un altro che poteva essere evitato».
Ecco, quindi, tutto quello che dovresti sapere per evitare di vivere più volte l’esperienza traumatica e dolorosa di una gravidanza interrotta.