Pillola, il progestinico fa la differenza. E ti aiuta a stare meglio

Le nuove formule sono ancora più sicure. E riescono persino a combattere disturbi o fastidiosi inestetismi



di Rossella Briganti

Anche la pillola ha cambiato l’immagine del suo profilo. Se fino a ieri si identificava con il contenuto di estrogeni presente in ogni confetto (medio, basso o bassissimo, come nelle
pillole-piuma), oggi è il progestinico a ridisegnare la sua vera identità. «È proprio questo ormone a conferire alla pillola anticoncezionale un valore aggiunto», esordisce la professoressa Rossella Nappi, docente di ostetricia e ginecologia all’Università di Pavia. «Tutte le formulazioni hanno la stessa efficacia contraccetiva. Ma le associazioni di estrogeni e progestinici più innovative, oltre a proteggerti da gravidanze indesiderate, consentono di migliorare i tuoi punti critici. Anche estetici».

Ingredienti su misura
Hai i brufoletti e i capelli untuosi? C’è un progestinico che fa per te. Temi che la pillola ti faccia lievitare come un pallone? No, se scegli la formula giusta. Senza considerare i vantaggi di usare un contraccettivo che si comporti da vero e proprio farmaco, se hai le mestruazioni dolorose. Vuoi scoprire qual è la pillola più adatta a te? Ecco tre tipi di progestinici che ti
vengono in soccorso.

CICLO DOLOROSO
Con il dienogest fitte e crampi se ne vanno

Vivi l’appuntamento mensile come un incubo? Punta sulle nuove pillole che contengono il dienogest. «Lanciato sul mercato un paio di anni fa, questo progestinico di quarta generazione ha un effetto terapeutico per tutte le donne che soffrono di flusso abbondante e doloroso», spiega la professoressa Rossella Nappi. «La sua azione? Inibisce la proliferazione dell’endometrio, il rivestimento interno dell’utero che ogni mese si sfalda, durante le mestruazioni o la fase di sospensione della pillola. Tenendo a freno la crescita uterina, questo ormone riesce a spegnere i due “interruttori” del dolore: le prostaglandine, molecole responsabili dell’infiammazione e della congestione di tutta l’area pelvica,e i fattori di crescita neurovascolari, i messaggeri chimici degli input dolorosi. Quelli che, nei “giorni no”, ti procurano crampi e fitte che dal ventre si irradiano alla zona lombare. Il dienogest si trova associato a pillole leggere da 30 mcg di etinilestradiolo o a pillole ribattezzate “bio” perché formulate con estradiolo identico a quello prodotto dalla donna durante l’età fertile (da 1 a 3 mg a confetto). Entrambe assicurano una sensibile riduzione del flusso mestruale/ e la scomparsa dei sintomi dolorosi a esso associati. Per questo sono indicate anche a chi, oltre al mal di pancia, presenta anche anemia sideropenica (carenza di ferro).

AUMENTO DI PESO
Con il drospirenone contrasti l’ormone responsabile della ritenzione idrica
Se la parola ormoni evoca strane immagini di te gonfia come una spugna imbibita di liquidi, dovresti aggiornare i tuoi files mentali. «Da diversi anni le aziende farmaceutiche hanno risolto
l’annoso problema della pillola che fa ingrassare, mettendo a punto un
progestinico che mima quello naturale», precisa Nappi. «Come il progesterone secreto dalle ovaie, il drospirenone contrasta l’azione dell’aldosterone, l’ormone mineralcorticoide
responsabile della ritenzione idrica». È per colpa sua che, prendendo le altre pillole anticoncezionali, ti ritrovi spesso con qualche chilo di troppo. E, con le gambe gonfie e l’addome teso, spesso decidi di sospenderla di testa tua, senza consultare il ginecologo.
Bloccando l’aldosterone, le formule a base di drospirenone favoriscono la diuresi e permettono un buon controllo del peso corporeo, che in alcuni casi tende persino a diminuire di 1-2 chili.
ll progestinico anti-gonfiore si trova abbinato sia a pillole da 30 mcg di etinilestradiolo sia alle superleggere da 20 mcg a confetto. Queste ultime prevedono solo 4 giorni di pausa a fine
blister. Mantenendo più stabili i livelli ormonali, sono quindi indicate alle donne che soffrono di mal di testa e nervosismo da sospensione ormonale.

PERDITA DEI CAPELLI
Con il clormadinone infoltisci le chiome
Fossero solo i capelli. Il problema è che, oltre ad avere la chioma diradata, la prova-specchio ti rimanda l’immagine di una donna piena di brufoletti e di un’antiestetica peluria che spunta anche dove non dovrebbe: “baffetti”, mento, inguine, cosce, persino intorno ai capezzoli. «Per combattere efficacemente tutti questi inestetismi, causati da un eccesso di ormoni maschili, serve un progestinico ad azione antiandrogenetica», spiega la dottoressa Nappi. «Il capostipite di questi ormoni è il ciproterone acetato, ancora in uso, che però è disponibile soltanto associato a 35 mcg di etinilestradiolo. Una dose di estrogeni troppo alta per le donne sopra i 35
anni, specie se fumano e hanno un maggior rischio di tromboembolie. In alternativa, si può prescrivere un altro potente antiandrogeno, il clormadinone acetato, abbinato a 30 mcg di
etinilestradiolo. Ovvero una dose di estrogeni più tollerabile, anche per le quarantenni». Bloccando l’enzima 5 alfa-reduttasi, che fa cadere i capelli, il clormadinone arresta le ciocche in
caduta libera. Inoltre, riduce la quota in circolo di quegli ormoni, gli androgeni appunto, che stimolano le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi. Risultato? Chiome più folte, pelle meno grassa e peluria “in ritirata”.

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