Menopausa: vene varicose, salute denti, camminare contro l’ansia

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di Laura Della PasquaLaura Della Pasqua


1. Sono comparse le vene varicose. È tipico della menopausa?


2. Ho sempre più problemi ai denti. Cosa posso fare?


3. È utile camminare per combattere l’ansia?


Donna matura seduta sul divano, gambe, vene varicose

1. Sono comparse le vene varicose. È tipico della menopausa?

Alcune donne lamentano la comparsa delle vene varicose con la menopausa. Gli ormoni giocano un ruolo cruciale nel mantenimento della salute delle vene. Con la diminuzione dei livelli di estrogeni e progesterone, si hanno cambiamenti che influenzano direttamente la circolazione sanguigna e la salute del sistema venoso. I cambiamenti ormonali indeboliscono le pareti venose, rendendo più difficile per le vene svolgere efficacemente il loro compito di trasporto del sangue. Inoltre, l’aumento di peso, spesso associato alla menopausa, può esercitare una pressione aggiuntiva sulle vene, contribuendo al loro deterioramento nel tempo. Questo mix di fattori facilita lo sviluppo delle vene varicose. Durante la menopausa possono manifestarsi anche le vene varicose vulvari, meno comuni di quelle tradizionali, ma molto fastidiose. Un problema più grave è la trombosi venosa profonda, che si manifesta con sintomi quali gonfiore, arrossamento, dolore e sensazione di calore alla gamba. Per affrontare queste malattie esistono diversi trattamenti dalla scleroterapia, all’ablazione venosa. I sintomi si possono gestire con l’esercizio fisico regolare, dieta equilibrata per mantenere un peso sano e ridurre la pressione sulle gambe e luso di calze compressive.

donna matura sorridente

2. Ho sempre più problemi ai denti. Cosa posso fare?

Anche chi da giovane aveva una dentatura sana, non è immune da problematiche legate ai denti, con l'arrivo della menopausa. Tra le problematiche più frequenti, dovute allo squilibrio ormonale, vi sono disturbi e recessione gengivale, riduzione ossea a causa dell’osteoporosi e perdita dei denti.

Dopo i 50 anni bisognerebbe prendersi cura dei denti più di prima. Questo significa usare uno spazzolino dalle setole morbide almeno due volte al giorno, cambiarlo ogni 2-3 mesi, passare il filo interdentale ogni sera prima di andare a dormire e seguire un’alimentazione bilanciata con pochi zuccheri. Bisogna prestare particolare attenzione a segnali quali le gengive che sanguinano di frequente o che si ritirano scoprendo il dente, denti che si muovono e alitosi persistente. Potrebbero essere sintomi di piorrea, malattia che porta alla perdita dei denti. Se presa in tempo, può essere assolutamente trattata con successo. È importante assumere la giusta quantità di calcio, magnesio e collagene e il giusto apporto di vitamine per rafforzare i denti e le gengive. Il calcio è uno dei minerali utili per la salute delle ossa ma è essenziale anche per rafforzare la struttura dentale. Le vitamine A, C, D hanno capacità antiossidanti e sono utili per prevenire o migliorare la parodontite. Gli integratori alimentari come i probiotici o i fermenti lattici, contribuiscono a mantenere il microbiota orale in equilibrio.

donna matura sorridente

3. È utile camminare per combattere l’ansia?

Uno studio americano, che ha coinvolto persone di mezza età, ha dimostrato gli effetti positivi per la psiche di 200 minuti di camminata ogni settimana, in particolare sui sintomi della depressione e dell’ansia. I soggetti che si sono dedicati a questa attività con costanza hanno dimostrato miglioramenti nella socializzazione e nella sfera emotiva. In generale, chi pratica regolarmente uno o più sport avrebbe il 25% di possibilità in meno di sviluppare un disturbo depressivo e/o collegato all’ansia. Mentre un allenamento sporadico riuscirebbe ad alleviare i sintomi solo per alcune ore, l’attività regolare offre invece degli effetti benefici che durano nel tempo. La camminata, inoltre, aiuta la produzione di calcio di cui le donne in menopausa sono carenti e conseguentemente contribuisce al rafforzamento delle ossa.

L’ora migliore per uscire a fare una passeggiata è fra le 10 e le 12: la luce solare aiuta la produzione di vitamina D, che è un alleato delle ossa. Sarebbe preferibile andare in un parco, lasciarsi abbracciare dalla natura, respirare a pieni polmoni. Passo dopo passo, soprattutto senza la distrazione di chiamate dal cellulare, si distende il sistema nervoso e si ricrea quella connessione con sé stessi e le proprie emozioni, allontanando il pensiero da ciò che provoca ansia. La camminata contribuisce a eliminare tensioni dannose al tranquillo svolgimento della giornata e predispone a un buon sonno ristoratore notturno.

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