Menopausa: pelle e macchie, autoerotismo, dolori alle anche

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di Laura Della PasquaLaura Della Pasqua


1. Pelle secca e macchiata: che fare al rientro dalle vacanze?


2. Per alleviare lo stress della menopausa, serve l'autoerotismo?


3. I dolori alle anche si possono prevenire?


1. Pelle secca e macchiata: che fare al rientro dalle vacanze?

La pelle di una donna che ha superato i 50 anni risente particolarmente del cambio di abitudini durante l’estate, quando ci si espone al sole, spesso con una protezione non sufficiente, o allo stress della salsedine. Tornati dalle ferie, ci si accorge che l’eredità dell’abbronzatura, molte volte, è rappresentata da macchie, rughe più accentuate e in generale pelle secca, che mostra segni di disidratazione e tende a essere meno tonica. Che fare? Innanzitutto la pelle richiede cura e attenzione costante, lungo tutto l’arco dell’anno e non solo al ritorno dalle ferie, precisa Emanuele Bartoletti, presidente della Società di Medicina estetica e direttore della Scuola internazionale di Medicina estetica della Fondazione Carlo Alberto Bartoletti di Roma. “Dopo le vacanze andrebbe effettuato un check-up cutaneo per verificare se il sole ha alterato il film idrolipidico della cute, cioè il grado di idratazione e la quantità di sebo. Quando l’abbronzatura va via, bisogna controllare se sono comparse le macchie. Per gestire i danni di un’eccessiva esposizione ai raggi solari con bassa protezione, possono aiutare i peeling, i trattamenti con il laser e la luce pulsata. Poi si definisce un programma di mantenimento per l’inverno con l’applicazione di creme adeguate, la biostimolazione con acido ialuronico che idrata la pelle in profondità e usando i cosmaceutici che hanno la capacità di esfoliare la cute eliminando quindi le cellule morte”.

E per chi vuole fare qualche ritocchino più importante? “Non si deve tornare con la voglia di cambiare il proprio volto. La medicina estetica corregge i difetti presenti non deve cambiare l’espressione” afferma Bartoletti. “I visi iperiempiti, con labbra e zigomi sporgenti, hanno l’effetto di aggiungere e non togliere gli anni da un viso. Meglio una cura costante tutto l’anno e intervenire sulle piccole imperfezioni che rivoluzionare i lineamenti”.

2. Per alleviare lo stress della menopausa, serve l'autoerotismo?

L’autoerotismo femminile è ancora un tabù nonostante la scienza confermi che si tratti di una pratica positiva per il benessere psico-fisico, anche per le donne in menopausa.

La ricerca del piacere consente alla donna di esplorare e ascoltare il proprio corpo che subisce delle trasformazioni con la fine del ciclo mestruale. Il calo degli estrogeni durante la menopausa può avere un forte impatto sulla vita sessuale di una donna, causando una serie di fastidi e disturbi come secchezza vaginale e calo del desiderio. Nelle donne over 50, praticare autoerotismo può alleviare i fastidi provocati dalla carenza di ormoni e aiuta a riposare meglio, grazie alla sensazione di appagamento e stanchezza che provoca subito dopo. Inoltre, praticato in coppia permette di migliorare l’intimità con il partner perché l’idea di condividere un momento così intimo alimenta il desiderio e aiuta a conoscersi meglio, esplorando insieme i propri corpi. L’orgasmo non è legato alla menopausa e rimane sempre possibile anche in età avanzata.  Anche se la vagina è asciutta e la penetrazione risulta fastidiosa, il clitoride resta sensibile e può produrre orgasmo se adeguatamente sollecitato.

3. I dolori alle anche si possono prevenire?

Anche e femori sono il primo bersaglio dell’osteoporosi, uno dei rischi della menopausa. Gli estrogeni rappresentano una sorta di “scudo” di protezione delle ossa e quando vengono meno con la fine del ciclo mestruale, la donna è più a rischio di dolori ai muscoli, ai legamenti, alle cartilagini e alle ossa. Questi ormoni svolgono un ruolo importante nell’idratazione dell’organismo. Una ridotta riserva di acqua può dare origini a infiammazioni. Queste possono essere responsabili di quegli strani dolori alle gambe che possono comparire al termine di una giornata in piedi o di una lunga passeggiata e che sono “qualcosa di più” della semplice sensazione di stanchezza. Il dolore alle articolazioni, ad esempio nella zona delle anche, con un’estensione al femore, potrebbe dipendere anche da una carenza di collagene anche questo sollecitato dagli estrogeni. Le ossa sono soggette anche all’osteoporosi. È dimostrato, infatti, il legame tra carenza di estrogeni e perdita di osso, con il conseguente aumento in menopausa del rischio di fratture e microfratture. Di solito, l’osteoporosi non dà dolore e si manifesta solo con l’evento traumatico, ovvero la frattura di un osso. Alle volte, invece, può manifestarsi con i formicolii alle gambe, uno dei sintomi tipici dello schiacciamento dei dischi vertebrali causato da questa condizione. Il primo consiglio per evitare di incorrere nell’osteoporosi e di mantenere sotto controllo il peso. Quanto più articolazioni, cartilagini, ossa devono sostenere peso, tanto più soffrono. Un altro nemico delle ossa e delle articolazioni è la sedentarietà. È fondamentale quindi muoversi: dalla camminata all’ora in palestra va bene tutto, l’importante è mantenere attivo il corpo.

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