di Laura Della Pasqua
1. Come prendersi cura della pelle (viso e corpo) in menopausa?
2. A 47 anni, da più di un anno ho cicli ogni 20 giorni: che fare?
3. Anemia da carenza di ferro, che fare oltre alle medicine?
1. Come prendersi cura della pelle (viso e corpo) in menopausa?
Il calo degli estrogeni, conseguenza della menopausa, determina un assottigliamento della pelle che diventa più arida, più sensibile agli agenti atmosferici e quindi più soggetta alle rughe. È bene evitare l’esposizione al sole avendo l’attenzione di mettere una crema ad alta protezione ogni giorno. Questa è una buona pratica da seguire anche in inverno, o nelle giornate nuvolose o di pioggia, perché i raggi solari comunque colpiscono la pelle.
Inoltre siccome si va incontro alla sarcopenia, ovvero alla perdita muscolare con conseguente rilassamento cutaneo, è bene evitare dimagrimenti drastici che possano accentuare lo svuotamento della massa muscolare. Alcuni esercizi mirati a rafforzare i muscoli, lì dove sono più a rischio, cioè braccia, addome e gambe, sono utili a prevenire e a contrastare l’effetto della pelle cadente. Un aiuto può venire da integratori a base di proteine che non dovrebbero mancare nella dieta giornaliera.
2. A 47 anni, da più di un anno ho cicli ogni 20 giorni: che fare?
La menopausa può cominciare a manifestarsi anche prima dei 50 anni, proprio con l’irregolarità del ciclo. Il corpo si sta adattando alla progressiva carenza di estrogeni che regolano la fertilità e quindi il ciclo mestruale. Se ha un senso di ansia e non vuole assumere farmaci, è utile seguire una vita meno stressante, con pasti regolari e con meno apporto di calorie, riducendo grassi, zuccheri, alcol e caffè. Passeggiate e attività sportiva possono aiutare a rilassare, come pure una vita sociale che possa distrarre dal pensiero del cambiamento nella propria vita.
3. Anemia da carenza di ferro, che fare oltre alle medicine?
La donna lotta con la carenza di ferro sin dall’adolescenza a causa della perdita di sangue con le mestruazioni. Con la menopausa, si ha un calo della ferritina che serve al deposito del ferro (è proprio il ferro contenuto nell’emoglobina a legarsi all’ossigeno che deve poi raggiungere organi e tessuti). Un campanello d’allarme della carenza di ferro è dato da stanchezza, spossatezza e frequenti mal di testa. Per prima cosa è utile fare le analisi del sangue con il test dell’emocromo. Di solito si prescrivono degli integratori da assumere per via orale o per via endovenosa.
La terapia a base di ferro può provocare qualche disturbo gastrointestinale per questo talvolta viene proposta a intermittenza. Anche la vitamina C può essere utile a favorire l’assorbimento di questo minerale. Fondamentale è la cura dell’alimentazione. Attenzione quindi a diete restrittive.
Ci sono poi alcune superstizioni da sfatare. Non è vero che mangiando molti spinaci si fa una scorta di ferro, perché questo quando è contenuto nei vegetali è meno assimilabile. Inoltre non è vero che è presente solo nella carne. Per combattere l’anemia è bene tenere presente alcuni consigli: avere una dieta bilanciata e varia, ricca di tutti i nutrienti, senza dimenticare pesce, uova e legumi; preferire verdure al vapore o crude, perché la cottura in acqua e le alte temperature degradano il ferro, ma anche l’acido folico (contenuto per es. in broccoli e bietole); non abbinare le verdure che contengono ferro (come gli spinaci) con i latticini, ma preferire prezzemolo o limone che ne favoriscono l’assorbimento grazie alla presenza di acido ascorbico.