Menopausa: frutta a dieta, seno svuotato, diabete

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di Laura Della PasquaLaura Della Pasqua


1. Sto cercando di dimagrire. Quanta frutta si può mangiare a dieta?


2. Il seno è diventato più piccolo e si è svuotato...


3. Diabete in menopausa


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1. Sto cercando di dimagrire. Quanta frutta si può mangiare a dieta?

“Mi piace la frutta ma temo che contenga troppi zuccheri. Come posso inserirla nella dieta?”. È una delle domande più frequenti dalle nostre lettrici alle prese con i chili di troppo sopratutto durante la menopausa. Innanzitutto chiariamo che non esistono divieti a priori anche in regimi ipocalorici: il menu quotidiano deve contenere in modo bilanciato tutti gli elementi nutritivi e quindi essere il più vario possibile. Inoltre, come spesso abbiamo detto, e non ci stancheremo di ripetere, “è la quantità che fa il veleno”. Ovvero basta non eccedere. Una donna in menopausa ha forse ancora più bisogno rispetto a chi è più giovvane di variare la tavola senza farsi mancare nulla, sia carboidrati sia i grassi sia zuccheri. La frutta è un alleato della salute. Ricca di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti, offre numerosi benefici. Non solo contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, ma aiuta anche a prevenire malattie come il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Inoltre, grazie al suo contenuto di acqua e fibre, mantiene un buon livello di idratazione e favorire la digestione. Ogni frutta ha caratteristiche specifiche: gli agrumi sono particolarmente ricchi di vitamina C, essenziale per la salute della pelle e del sistema immunitario, mentre le banane sono una fonte eccellente di potassio, importante per muscoli e cuore. Fragole e mirtilli, contengono elevate quantità di antiossidanti che proteggono le cellule dai danni causati dai radicali liberi e che sono fondamentali in menopausa. Variare la frutta nella dieta permette di ottenere un ampio spettro di nutrienti benefici per l’organismo. La frutta contiene zuccheri naturali come il fruttosio, che può influenzare i livelli di glucosio nel sangue. Tuttavia, grazie alla presenza di fibre, vitamine e minerali, può essere inclusa nella dieta dei diabetici in quantità moderate. Le fibre aiutano a rallentare l’assorbimento dello zucchero nel sangue, prevenendo picchi glicemici improvvisi. La frutta può anche aiutare a superare la fame tra un pasto e l’altro. Una mela o una manciata di frutti di bosco possono essere un’ottima opzione per uno snack sano.

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2. Il seno è diventato più piccolo e si è svuotato...

I cambiamenti al seno sono un effetto comune della menopausa. Ciò è dovuto alla perdita di estrogeni durante la menopausa, che rende il tessuto ghiandolare del seno più piccolo, più grasso e meno denso. Il tessuto mammario può diventare meno elastico, per cui il seno potrebbe restringersi e apparire svuotato e cadente. All’inizio della menopausa alcune donne avvertono un dolore al seno. In questo periodo può risultare più gonfio e dolorante, si possono accusare delle fitte e, a volte, piccole perdite dai capezzoli. Si avverte una maggiore tensione, ma non c’è da preoccuparsi, perché è fisiologico anche se non a tutte le donne capita. Alcune lettrici chiedono se la ginnastica che coinvolge i pettorali con l’uso di pesi, può aiutare. L'attività fisica è sempre utile, anche se certamente non è possibile tornare al seno dei vent'anni, levigato e compatto. Per mantenere l’idratazione della pelle sono consigliabili saponi delicati e creme nutrienti. Da evitare le lunghe esposizioni al sole che va sempre, comunque, preso con accortezza e con le massime protezioni. Soprattutto in menopausa, quando gli estrogeni che sovrintendono all’elasticità della pelle vengono meno, è importante evitare di sottoporre il seno allo stress del sole, per evitare di ritrovarsi cute secca e disidratata.

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3. Diabete in menopausa

Anche chi non ha mai sofferto di diabete deve comunque prestare attenzione ai livelli della glicemia quando entra in menopausa. Le alterazioni ormonali, in alcune donne, possono modificare la risposta cellulare all’insulina, l’ormone che ha il compito di regolare il livello degli zuccheri nel sangue. Per il diabete c’è una predisposizione genetica, ma alcuni fattori possono aumentare il rischio di contrarre questa malattia, come il sovrappeso, la vita sedentaria e l’ipertensione. Si può però agire sulla prevenzione e allora le probabilità di contrarre il diabete si riducono del 58-60% nei soggetti a rischio. È  fondamentale adottare una sana e corretta abitudine alimentare abbinata a esercizio fisico. È consigliato sottoporsi a monitoraggi periodici della glicemia, in modo da diagnosticare tempestivamente la fase iniziale della malattia e intervenire prontamente. Alcune accortezze a tavola possono aiutare. Nel menu meglio scegliere pane e cereali integrali, fagioli e lenticchie, verdura e frutta; poi alimenti a basso contenuto di grassi; meglio l’olio del burro, il latte scremato e lo yogurt light. Alla carne lavorata è preferibile pesce e carne magra. Per quanto riguarda la preparazione dei cibi, è consigliata la cottura alla griglia, al forno o al vapore. Nella quotidianità non deve mancare l’attività fisica.

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