di Laura Della Pasqua
1. Peso che lievita, va bene la dieta dissociata?
2. Quali sono i rimedi naturali contro l'insonnia in menopausa?
3. Ho ancora le vampate, dopo 3 anni. Quanto durano?
1. Peso che lievita, va bene la dieta dissociata?
La dieta per la menopausa non dev'essere troppo carente e deve fornire tutti i nutrienti necessari nelle giuste quantità. Nella dieta dissociata non vengono indicate le quantità precise di nutrienti da assumere, pertanto si potrebbe consumare di più o di meno un alimento rispetto al fabbisogno. È quindi sconsigliata dai medici ai diabetici, ai bambini, alle donne in gravidanza, durante la menopausa e l’età senile. Il regime alimentare alla fine dell’età fertile deve avere la caratteristica di prevenire l’osteoporosi e quindi deve garantire un apporto sufficiente di vitamina D e calcio riducendo l'eccesso di sodio, di alcol. Poi deve prevenire gli eventi cardiovascolari, riducendo i grassi saturi e il colesterolo, incrementando quelli insaturi (soprattutto i polinsaturi Omega3) e tutti i nutrienti benefici (antiossidanti, fibre, potassio). Infine, deve aumentare l’apporto di fitoestrogeni. In sintesi, la dieta per una donna in menopausa deve essere equilibrata e non può essere simile a quella di una donna di 30 o 40 anni. È bene quindi non avventurarsi in soluzioni fai-da-te, ma rivolgersi allo specialista. Un consiglio valido sempre: oltre all’alimentazione, in menopausa è fondamentale l’attività fisica.
2. Quali sono i rimedi naturali contro l'insonnia in menopausa?
Il sonno disturbato e la difficoltà ad addormentarsi sono tra gli effetti del crollo ormonale che si verifica in menopausa. Inoltre vampate e sudorazioni notturne spesso trasformano la notte in un incubo. Che fare? Per chi non vuole rivolgersi ai sonniferi che a lungo andare creano assuefazione, la natura offre da sempre estratti da erbe utili a favorire il rilassamento e il riposo notturno. L’estratto di radice di valeriana è ampiamente noto per favorire il sonno mentre gli estratti di escolzia e luppolo sono indicati per il rilassamento, condizione necessaria per addormentarsi. È indicata anche la griffonia, un precursore della serotonina, il neurotrasmettitore che regola la fase di sonno profondo e l’umore e la cui carenza a livello cerebrale è annoverata tra le cause di depressione. Alcune accortezze possono aiutare come coricarsi alla stessa ora, evitare un pasto pesante e con sostanze eccitanti come il caffè. Evitare gli zuccheri e i carboidrati raffinati. L’attività fisica come lo yoga può contribuire al rilassamento.
3. Ho ancora le vampate, dopo 3 anni. Quanto durano?
La durata delle vampate di calore è molto soggettiva. Possono durare qualche mese, qualche anno e perfino 7-10 anni. Influisce anche il fattore ereditario e la comparsa precoce delle prime manifestazioni. Secondo uno studio del Wake Forest Baptist Medical Center nel North Carolina, Stati Uniti, pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine, possono protrarsi addirittura per 14 anni ma questo fenomeno interessa soprattutto le donne di origine afro-americane e ispaniche. Quindi la le italiane non corrono questo rischio. Di solito le vampate tendono ad affievolirsi nel tempo. Un aiuto può venire da appositi integratori che contribuiscono a una gestione più facile dei fastidi.