di Laura Della Pasqua
1. Su quali antiossidanti puntare per conservare l'elasticità della pelle?
2. Ho spesso dolore ai piedi. Come mai?
3. È vero che se la pelle è secca, è meglio l'olio struccante?
1. Su quali antiossidanti puntare per conservare l'elasticità della pelle?
Il calo degli estrogeni ha una serie di effetti specialmente sulla pelle: disidratazione, perdita di collagene ed elastina, fotoinvecchiamento, rallentamento del ricambio cellulare e maggiore formazione di rughe. Gli antiossidanti possono aiutare a contrastare questi danneggiamenti cutanei. Oltre alla Vitamina C c'è un nuovo attivo superstar. Il nome è difficile da pronunciare, ma vale la pena di tenerlo a mente, perché gli esperti assicurano risultati importanti. È la ergotioneina (EGT), una molecola molto presente nelle formulazioni di sieri e creme per il viso, oltre che protagonista di una nuova generazione di integratori. È un aminoacido naturale derivato dalla istidina, con potenti proprietà antiossidanti, contenuto in una serie di alimenti, ma che il nostro organismo non è capace di produrre autonomamente. Si trova in alcuni tipi di funghi come gli shiitake, i portobello e i porcini, ma anche nei fagioli rossi e in quelli neri, nei fegatini di pollo e nel tempeh (un alimento fermentato ricavato dai semi di soia giallo molto popolare nel Sud Est asiatico, ma che si può trovare nei negozi specializzati). La EGT è contenuta in numerosi sieri per il viso con formule avanzate. I suoi benefici sono l’accelerazione del turnover cellulare (rende la pelle più fresca e luminosa), lo stimolo alla produzione di collagene ed elastina, la protezione dai raggi UVA, la prevenzione alla formazione di nuove rughe e la produzione di tirosinase, che limita la comparsa di macchie, e attenua quelle già esistenti. È quindi un potente antiage e antinfiammatorio. Come assumerla? Nel quotidiano skincare si possono inserire cosmetici che la contengono, si può consumare nella dieta, attraverso alimenti dove si trova in alte concentrazioni, come i funghi e i fagioli, o con integratori che la propongono in capsule, polveri e compresse.
2. Ho spesso dolore ai piedi. Come mai?
Alcune donne, soprattutto in età avanzata, dopo i 60 anni, lamentano dolori ai piedi. È l’artrosi? Si chiedono. I sintomi di questa patologia possono variare. Oltre al dolore, si manifestano gonfiore, arrossamento e sensazione di calore, difficoltà a camminare e a muovere l’articolazione. Alcuni pazienti affetti da artrosi del piede e della caviglia sviluppano anche una protrusione ossea chiamata sperone calcaneare. In questa situazione, anche indossare le scarpe può causare dolore. Un attento esame al piede e alla caviglia da parte dell’ortopedico prevede l’individuazione di eventuali gonfiori alle articolazioni, dolori durante il movimento e mobilità limitata. Inoltre, è importante informare il medico del passato, ovvero se ci sono stati traumi. Lo specialista esaminerà anche le vostre scarpe e la camminata. Gli esami che potrebbe consigliare per un’indagine approfondita sono le radiografie (anche sotto stress), la TAC (tomografia computerizzata), la MRI (risonanza magnetica) per controllare lo stato delle ossa e dei tessuti molli. Non esiste una cura vera e propria per questa patologia, ma diversi trattamenti possono aiutare ad alleviare il dolore.
Il primo step è quello non chirurgico che incide sullo stile di vita. Vanno evitate le attività che possono aggravare la condizione e se necessario perdere peso. Possono essere di aiuto alcuni esercizi di stretching per aumentare la flessibilità articolare e rafforzare la muscolatura del piede e della caviglia. In alcuni casi possono essere suggeriti specifici tutori su misura per la caviglia, solette per scarpe (plantari) o scarpe su misura con suole rigide e basculanti e cavigliere. Contro l’infiammazione ci sono speciali farmaci come l’ibuprofene e il cortisone. Nei casi più gravi si ricorre alla chirurgia.
3. È vero che se la pelle è secca, è meglio l'olio struccante?
La pelle secca che tende a segnarsi più facilmente è uno dei problemi della menopausa. Usare prodotti adatti per per la detersione è quindi importante. Questo è un momento molto delicato per la cura della pelle, perché togliere la sporcizia che si accumula sulla cute durante la giornata, tra polvere e smog, può significare anche eliminare quel sottile strato di grasso necessario all’elasticità.
Che fare? Un consiglio ci viene dalle donne asiatiche, in particolare dalle coreane. Per la pulizia del viso invece di sieri, creme e detergenti liquidi, preferiscono usare l’olio struccante. Questo l’olio, infatti, rimuove il trucco e la sporcizia dal viso senza essere aggressivo, anzi, idratando la cute. Inoltre, rende più facile il massaggio. Una volta pulita la pelle, si risciacqua con acqua tiepida e si asciuga tamponando con una asciugamano se possibile caldo. Il risultato è una pelle morbida e luminosa. Non solo. Questo procedimento ha un effetto rilassante, distende i tratti del viso che risentono dello stress quotidiano e predispone al riposo notturno.