Menopausa: disidratazione pelle, calo del desiderio, memoria

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di Laura Della PasquaLaura Della Pasqua


1. Le mie amiche dicono che alla nostra età ci vuole la crema notte. È vero?


2. Quali integratori assumere per aumentare il desiderio?


3. Mi accorgo che la memoria non è più quella di prima... che fare?


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1. Le mie amiche dicono che alla nostra età ci vuole la crema notte. È vero?

La disidratazione della pelle, la mancanza di elasticità e la maggiore fragilità, sono gli effetti del calo degli estrogeni in menopausa. La cura deve essere più attenta facendo distinzione tra lo skincare del giorno e quello serale. Se prima dei fatidici 50 anni basta una buona crema idratante, la protezione solare e si è a posto, con la menopausa le esigenze della pelle aumentano e la cura deve essere specifica. Durante il riposo, la pelle è più predisposta a ricevere idratazione e nutrimento. È il momento in cui la pelle si rigenera dopo lo stress del giorno in cui è esposta agli agenti atmosferici, allo smog. Di sera, inoltre, la permeabilità cutanea è maggiore e quindi si ha una notevole perdita d’acqua. Sappiamo che per una donna in menopausa la disidratazione è più marcata e la rigenerazione cutanea più lenta. Quindi le ore notturne diventano fondamentali, forse più del giorno, per prendersi cura della propria pelle. Il prodotto quindi deve aiutare l’idratazione e stimolare i processi di autoriparazione. E proprio per accelerare il turnover cellulare è importante che la crema contenga retinolo, alfaidrossiacidi e principi nutrienti come i ceramici e i peptidi. Per potenziare l’efficacia il prodotto va steso sulla pelle pulita trattata con detergenti delicati che rimuovano le impurità ma senza eliminare il sottile strato di grasso fondamentale per la cute.

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2. Quali integratori assumere per aumentare il desiderio?

Il calo del desiderio sessuale è una delle conseguenze della diminuzione degli ormoni estrogeni. Spesso i ginecologi consigliano la terapia ormonale sostitutiva (Tos), ma non tutte le donne possono seguirla. Chi predilige le soluzioni naturali, può affidarsi a integratori con ingredienti utili a stimolare il desiderio, con la consapevolezza però che non fanno miracoli. Possono comunque essere utili per favorire un "gioco di coppia" mirato a vivere con più leggerezza questo particolare momento della vita di una donna, sdrammatizzando. Ecco alcuni ingredienti "afrodisiaci" da ricercare negli integratori sessuali: la Rhodiola Rosea è una pianta tonico-adattogena che aiuta in caso di stanchezza fisica e mentale, favorendo il tono dell'umore, sostenendo lucidità e prontezza fisica; la Muira Puama è una radice brasiliana che viene descritta come uno stimolante genitale, capace di aumentare l'afflusso di sangue agli organi sessuali; il Tribulus Terrestris ha proprietà toniche e stimolanti; il Reishi è un fungo che promuove la salute dell'apparato sessuale e contrasto il calo della libido; utile anche il Magnesio le vitamine D (influenza gli ormoni sessuali e controlla lo stress) e del gruppo B (stabilizzano gli ormoni e aumentano il desiderio sessuale).

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3. Mi accorgo che la memoria non è più quella di prima... che fare?

Uno studio è stato condotto presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston pubblicato in un articolo su Menopause, la rivista della North American Menopause Society (Nams), ha rilevato che le donne hanno una capacità mnemonica superiore agli uomini ma fino alla peri-menopausa, cioè nella fase che precede la menopausa. Quando dopo i 50 anni, il ciclo mestruale si interrompe, la situazione si inverte. In quel caso, gli uomini e le donne più giovani eseguono le performance migliori, soprattutto per quanto riguarda la memoria a breve termine e la capacità di memorizzare nuove informazioni (sono salvi, invece, i ricordi del passato). Con l’ingresso nella menopausa, inizia una progressiva diminuzione della memoria, dovuta al calo degli estrogeni. Questi ormoni, infatti, sono coinvolti nel funzionamento dei principali neurotrasmettitori del cervello, che regolano l’umore, le capacità cognitive e la capacità di gestire lo stress.

Per contrastare il declino cognitivo il cervello va tenuto in movimento, un po’ come si fa con i muscoli, poiché l’attività aumenta le connessioni e le reti neurali. Anche semplicemente la lettura e la scrittura costituiscono un’ottima ginnastica mentale, da poter praticare in qualsiasi momento. Di fondamentale importanza è la dieta mediterranea, ricca di olio di oliva e di sostanze naturali ad attività simil-estrogenica ed antiossidante, sia il continuo apprendimento di nuove informazioni. L’esercizio fisico di tipo aerobico regolare e una vita sociale attiva possono avere un beneficio indiretto. Lo sport, infatti, stimola la neurogenesi cerebrale e può portare benefici direttamente all’ippocampo, una parte del cervello che svolge un ruolo importante nella memoria a lungo termine e nella navigazione spaziale. Gli esperti dicono che servono come minimo 150 minuti di attività alla settimana e, in generale, bisogna adottare uno stile di vita attivo. Il che significa: guerra al divano.

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