di Laura Della Pasqua
1. L'intestino pigro peggiora in menopausa?
2. Gli integratori servono davvero?
3. Tanti dolori, soprattutto all’inguine. Cosa posso fare?
1. L'intestino pigro peggiora in menopausa?
L’intestino pigro è il problema di tante donne e con l’avanzare dell’età e con la menopausa tende ad accentuarsi. Inoltre accompagnato dal gonfiore allo stomaco, dà una sensazione di pesantezza fastidiosa. Le donne, rispetto agli uomini, hanno un colon più lungo di quasi 10 cm. È una differenza necessaria ad aumentare l’assorbimento di acqua durante la gravidanza, ma diventa un limite se la motilità intestinale rallenta per qualche motivo. E uno di questi motivi è la menopausa accompagnata dalle alterazioni ormonali. Il rallentamento della motilità intestinale si traduce nel problema dell’intestino pigro, nel gonfiore addominale, nella flatulenza e, nel peggiore dei casi, nella stitichezza. Un aiuto può venire da una alimentazione ricca di fibre e di frutta e bevendo molta acqua (almeno 2 litri al giorno). Un minestrone di verdure miste non dovrebbe mai mancare nel menu. Inoltre, cambiare le proprie scelte alimentari è spesso una soluzione sana per rivitalizzare in modo semplice l’intestino. Un’ora di attività fisica leggera indicativamente 3 volte alla settimana contribuisce a mantenere vivi tutti i muscoli del corpo e anche quelli della parete intestinale. Le donne in generale hanno una muscolatura addominale meno allenata e in menopausa questa caratteristica tende a peggiorare.
2. Gli integratori servono davvero?
Gli integratori sono da sempre al centro di un dibattito vivace tra i medici. In generale è bene non aspettarsi soluzioni miracolistiche. Possono essere un contributo al miglioramento delle condizioni fisiche, quando la dieta alimentare è povera di alcuni principi e possono aiutare a combattere i fastidi della menopausa quali vampate, irritabilità, depressione e secchezza vaginale. Alcuni integratori, tratti da erbe, riproducono in parte l’effetto degli ormoni estrogeni che con la fine dell’età fertile, calano progressivamente. È noto che i fitoestrogeni sono un aiuto contro i fastidi della menopausa. Sono disponibili integratori alimentari a base di estratto di soia titolati in isoflavoni della soia che, secondo le disposizioni del Ministero della Salute, non devono superare gli 80 mg per dose giornaliera. Funzionano? Gli studi hanno evidenziato che non solo riducono in modo significativo le vampate di calore ma svolgono un importante effetto protettivo sulla salute cardiovascolare. La risposta alla terapia è soggettiva e comunque va seguita sempre consultando il proprio ginecologo.
3. Tanti dolori, soprattutto all’inguine. Cosa posso fare?
Il dolore al basso ventre che si manifesta anche sotto forma di crampi e a volte coinvolge l’area pubica e l’inguine, è uno degli effetti della menopausa. Tra i sintomi più fastidiosi del periodo della vita di ogni donna c’è l’aumento o la comparsa di dolori muscolari e articolari. Molte lamentano la sensazione di “dolore generalizzato alle ossa”: una serie di sintomi non localizzati in un punto preciso. Gli squilibri ormonali e la conseguente perdita di tono e massa muscolare, aprono la strada a un aumento delle infiammazioni. Il dolore all’inguine rientra in questo scenario ed è legato allo psoas, un muscolo chiave della colonna lombare e del bacino che se si contrae per vita sedentaria, causa dolore. Un'attività fisica mirata, specie Pilates e yoga, aiutano a distendere, rilassare e rinforzare questo muscolo e se fatta in modo costante contribuiscono a eliminare il dolore.