di Laura Della Pasqua
1. Un nuovo farmaco contro le vampate
2. Occhio secco, che cosa fare?
3. I disturbi premestruali causano la menopausa precoce?
1. Un nuovo farmaco contro le vampate
Un nuovo farmaco è in arrivo per curare i sintomi della menopausa. La promessa è di agire contro vampate di calore, sudorazioni notturne e sulla qualità del sonno. Il prodotto è costituito dalla combinazione di estrogeni coniugati e bazedoxifene, un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni di ultima generazione. Questi elementi consentirebbero l’accesso alla terapia a molte donne in post-menopausa, per le quali i progestinici non sono indicati.
Ad aprile sulle pagine di The Lancet è comparso uno studio su una molecola, la fezolinetant, in grado di ridurre le vampate senza agire a livello ormonale. A oggi si calcola che circa il 70% delle donne in menopausa ne soffra e circa il 10% riporti questo sintomo come insopportabile.
2. Occhio secco, che cosa fare?
Uno dei fastidi in menopausa è la secchezza dell’occhio. Si manifesta come bruciore e fotobia cioè l’eccessiva sensibilità alla luce ed è causata dallo squilibrio ormonale tipico di questa fase della vita. Lacrime artificiali (colliri), salviette o schiume per la pulizia delle palpebre ed eventualmente integratori sono un valido aiuto. Anche lo stile di vita influisce. Infatti, l’uso prolungato di dispositivi elettronici come smartphone, computer o tablet, ambienti in cui l’umidità è scarsa, una non adeguata idratazione e alimentazione, possono accentuare la secchezza dell’occhio. Sono raccomandate pause durante il lavoro al videoterminale, umidificare gli ambienti in cui si trascorrono molte ore, bere adeguatamente e preferire un’alimentazione ricca di vegetali e frutta, bilanciata e sana.
Il disturbo non va trascurato. Il maggiore attrito esercitato delle palpebre sulla superficie oculare, può dare origine a piccole ulcere, che possono diventare una potenziale via di passaggio per le infezioni.
3. I disturbi premestruali causano la menopausa precoce?
Una lettrice ci dice che ha sempre sofferto di disturbi premestruali e ora è entrata in menopausa precoce. C’è un legame? Secondo uno studio di un pool di ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia, pubblicato sulla rivista Jama Network Open esisterebbe un nesso tra i due fenomeni. Le
donne che durante l’età fertile hanno avuto un ciclo con fastidi hanno 2,67 volte il rischio di avere una menopausa precoce. La menopausa è considerata precoce quando si verifica prima dei 45 anni d’età, cosa che riguarda il 5-10% delle donne.
Bisogna comunque ricordare che l’età di avvio della menopausa è scritto nel Dna di ogni donna e non si può prevedere. L’anticipo della fine dell’età fertile va accompagnato a una maggiore attenzione allo stile di vita in quanto espone a malattie cardiovascolari, osteoporosi e malattie neurologiche. Seguire una dieta alimentare calibrata con pochi zuccheri e grassi e inserire nella routine quotidiana l’attività fisica è una prassi i cui benefici sono largamente dimostrati.