Menopausa: braccia a tendina, quando serve la pillola, durata delle vampate

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di Laura Della PasquaLaura Della Pasqua


1. Cosa fare contro le braccia “a tendina”?


2. È corretto assumere la pillola anticoncezionale in premenopausa?


3. Quando finiscono le vampate? Non ne posso più


1. Cosa fare contro le braccia “a tendina”?

L’inestetismo delle braccia flaccide, della pelle che cede tra il gomito e l’ascella, in corrispondenza del muscolo tricipite, comincia a manifestarsi attorno ai 40 anni. Ci sono molti appellativi per indicare il fenomeno: ali di pipistrello, braccia a bandiera o braccia a tendina. Comunque lo si chiami, per una donna può diventare un problema che si aggrava con gli anni. In menopausa, il calo degli estrogeni fa venir meno l’idratazione e il collagene che hanno un effetto tensore, sicché il rilassamento diventa più evidente. I fibroblasti del derma diminuiscono la produzione di collagene ed elastina, e gli effetti della diminuzione di tonicità e capacità elastica si manifestano in modo più evidente proprio nella zona del muscolo tricipite, poiché la pelle lì è molto sottile e quindi meno elastica. Nel corso degli anni l’effetto è accentuato dalla diminuzione di volume dei muscoli e delle ossa.

Un nemico è rappresentato da improvvisi dimagrimenti e aumenti di peso. La pelle se è sottoposta a stress eccessivi può danneggiarsi (è il caso delle smagliature) e perdere la propria elasticità. In caso di un dimagrimento improvviso, il tessuto sottocutaneo e quello adiposo si svuotano e ciò comporta un eccessivo accumulo di pelle in superficie. Nella zona del tricipite, si formano le ali di pipistrello, che sono una ridondanza cutanea. Con l’aumento di peso invece nella zona del tricipite, dove la pelle è molto sottile, il grasso si accumula ed esercita una forte pressione verso il basso, per la semplice forza di gravità.

Sul banco degli imputati ci sono anche altri fattori. Innanzitutto la sedentarietà che provoca una perdita di tono e di volume muscolare. Un’alimentazione povera di proteine e grassi Omega3, riduce la massa muscolare, come pure la carenza di vitamine C e E utili per la sintesi del collagene. Senza un’adeguata idratazione la pelle perde in elasticità.

Per la salute della pelle sono particolarmente nocivi l’alcol, il fumo, lo smog e i raggi Uv. L’esercizio fisico è essenziale ma non basta: va accompagnato da una dieta che comprenda tutti i macronutrienti nelle giuste proporzioni e quantità. Per avere braccia toniche è importante inserire nella propria dieta proteine e grassi Omega 3. Questi ultimi li troviamo soprattutto nel salmone e nelle sardine, ma anche nella frutta secca (noci, mandorle e pinoli), nei semi (lino, sesamo, chia), negli spinaci, nel cavolfiore e nelle uova, per chi preferisce una dieta vegana o vegetariana. Da evitare diete drastiche. La lassità delle braccia comincia proprio da regimi alimentari poveri.

pillola anticoncezionale

2. È corretto assumere la pillola anticoncezionale in premenopausa?

Alcune lettrici ci scrivono se è corretto continuare ad assumere la pillola anticoncezionale se si è in premenopausa. Per rispondere è bene chiarire cosa si intende per premenopausa. Si tratta di una fase di transizione che può iniziare anche anni prima della menopausa vera e propria, quando cioè si verifica la cessazione completa del ciclo e dell'attività ovarica. Questo periodo, che può iniziare verso i 40-45 anni, è caratterizzato dall’irregolarità del ciclo mestruale ma ciò non vuol dire che non ci sia la possibilità di restare incinte, anche se le probabilità sono inferiori. Prima di raggiungere una menopausa effettiva passano circa dieci anni durante i quali le possibilità di una gravidanza diminuiscono con il passare del tempo, fino ad azzerarsi quando subentra la menopausa. L’uso di un anticoncezionale, in questa fase, è sempre consigliato.

Vampate

3. Quando finiscono le vampate? Non ne posso più

È il grande quesito di tante donne che sono alle prese con i disturbi della menopausa. Purtroppo la durata come l’insorgenza delle vampate è assolutamente soggettiva. Possono durare da pochi mesi anche fino a dieci anni. Talvolta può esserci un’ereditarietà. Proprio per il prolungarsi degli episodi e, spesso, la qualità del sonno, è bene rivolgersi al proprio medico o al proprio ginecologo in caso le vampate influenzino negativamente la qualità della vita.

La loro durata è spesso influenzata dalla comparsa precoce già in premenopausa, e in casi particolari come nelle donne che fumano o consumano molti caffè e alcolici, sono molto in sovrappeso e hanno subito la menopausa chirurgica (con rimozione delle ovaie). In un caso come questo, con vampate che peggiorano nel tempo, meglio controllare i valori della pressione arteriosa, gli ormoni tiroidei e i globuli bianchi.

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