In Italia il melanoma è attualmente il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi sotto i 50 anni; a livello mondiale ha raggiunto, negli ultimi dieci anni, i 100mila nuovi casi all’anno[1], in Italia 15.000[2].
Colpa del riscaldamento climatico e della scarsa conoscenza della malattia e, di riflesso, della scarsa prevenzione tramite controlli periodici, buone abitudini e uno stile di vita corretto. Si calcola che l’1% in meno di strato di ozono provochi un aumento dall’1 al 2% dell’incidenza del melanoma[3].
L'aumento delle temperature, l'assottigliarsi dello strato di ozono dell'atmosfera, il crescere dell'inquinamento dovuto ai carburanti fossili minacciano dunque la salute umana. A partire da quella della pelle. È stato stimato che un aumento di 1,5°C equivarrà a 8 giorni in più di caldo torrido nell'area del Mediterraneo e quindi di maggiore insolazione.
Proteggiamo i bambini
«Il fattore di rischio principale per il melanoma rimane la scottatura durante l’infanzia e l’adolescenza, ma sicuramente questo aumento dell’incidenza della malattia è legato all’assottigliamento del filtro naturale che ci protegge dal sole, in particolare dai raggi UVB, e cioè lo strato di ozono che circonda la terra», spiega la professoressa Paola Queirolo, direttore della Struttura Complessa di Oncologia Medica del Melanoma, Sarcoma e Tumori rari dell’Istituto Europeo di Oncologia IRCCS di Milano.
«Aggiungiamo poi che manca un’adeguata informazione su rischi connessi all’esposizione solare e ai mancati controlli dei nei, a partire da quello che possiamo fare personalmente. Inoltre, lo stile di vita dei bambini è cambiato in peggio. Non esiste più la regola del non esporsi al sole nelle ore più calde che invece seguivano i genitori delle precedenti generazioni, e oggi ci si affida troppo alla protezione solare che tutto non può. Fra le 12 e le 16 bisogna stare all’ombra o a casa, non ci sono vie di mezzo, anche se si usa il filtro 50».
La campagna Oltre la pelle - La prevenzione al centro
Mancanza di informazione, un fattore sempre più cruciale vista la situazione clima e andamento della malattia. Per questo Novartis, con il patrocinio di società scientifiche e associazioni pazienti scende in piazza in diverse città con la campagna “Oltre la Pelle - La prevenzione al centro”, con allestimenti temporanei e la distribuzione di materiale informativo per sensibilizzare i cittadini sulla prevenzione del melanoma e sull’importanza della visita periodica dermatologica. Con un invito a fermarsi fisicamente presso l’allestimento, ma a non fermarsi alle apparenze, e ad andare più a fondo con i controlli periodici dei nei.
«Il progressivo cambiamento climatico potrebbe avere conseguenze significative sull’incidenza dei casi di melanoma: per questo è importante continuare a sostenere iniziative di sensibilizzazione e informazione sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce», afferma Luigi Boano, General Manager Novartis Oncology Italia. «La necessità di tornare nei centri ed effettuare controlli periodici dei nei in ottica di prevenzione è sostenuta anche dall’impatto dei mancati controlli durante la pandemia sulle nuove diagnosi che, secondo alcuni studi, negli ultimi mesi sono risultate più gravi. Sosteniamo questo impegno in linea con la mission di Novartis di re-immaginare la medicina per migliorare e prolungare la vita delle persone, non solo grazie all’innovazione terapeutica, ma anche attraverso servizi concreti di supporto alla salute delle persone».
«Imparare quali sono gli errori da non commettere, gli indizi a cui prestare attenzione quando si osserva la propria pelle, capire l'importanza della visita periodica dei nei vuole dire essere protagonisti della propria salute», sottolinea la professoressa Queirolo. «La diagnosi precoce del melanoma aumenta drasticamente le probabilità di guarigione, che nella maggioranza dei casi arriva con la sola asportazione chirurgica della lesione”.
«Le cose da imparare, poi, non sono difficili da ricordare o complesse – dichiara inoltre la professoressa Queirolo -. La regola ABCDE ci aiuta a capire anche da soli se c’è qualcosa che non va in un neo: A sta per asimmetrico, B per bordi irregolari, C per colore non omogeneo e che cambia nel tempo, D e E per dimensioni che evolvono. Se notate qualcosa con queste caratteristiche sulla vostra pelle va fatto vedere dal dermatologo prima possibile. E persino un bambino è in grado di utilizzare la regola del brutto anatroccolo, quella che ci aiuta a notare un neo che si distingue da tutti gli altri, anche a due metri di distanza».
Anche le istituzioni scendono in campo
L'importanza della prevenzione del melanoma è chiara anche alle istituzioni politiche, come dimostra il Piano europeo di lotta contro il cancro della Commissione europea, al cui interno è prevista un'analisi sull’esposizione alle radiazioni UV, comprese quelle dei lettini solari, nell'ambito del monitoraggio sulle radiazioni che possono causare tumori.
L’attenzione delle istituzioni è tornata in occasione dell’evento "Sconfiggere il melanoma: conoscere per prevenire, innovare per curare", promosso dall’On. Angela Ianaro per riportare le iniziative di prevenzione del melanoma al centro del dibattito politico. Come ricorda la proposta di legge Ianaro "Disposizioni per la prevenzione del melanoma cutaneo", il melanoma rappresenta una sfida sanitaria da affrontare con una strategia articolata e coerente, nella quale la prevenzione gioca un ruolo essenziale.
L'esperienza di altri Paesi dimostra che una corretta e sistematica opera di sensibilizzazione, accompagnata da screening mirati, possa favorire un decremento dei casi. Per questo – prosegue l'On. Angela Ianaro – ora che intravediamo finalmente la fine delle fasi più dure della pandemia, è necessario tornare a concentrare l’attenzione scientifica, politica e pubblica su quelle patologie che possono essere sconfitte se trattate precocemente e con le opzioni terapeutiche più all'avanguardia.
Tutte le informazioni sulle iniziative della campagna Oltre la pelle – La prevenzione al centro, sono disponibili sulla pagina Facebook @OltreLaPelleMelanoma e su www.oltrelapelle.it.
[1] ISS, https://www.epicentro.iss.it/melanoma/
[2] AIOM-AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2020, Intermedia Editore 2021.
[3] Parker ER. The influence of climate change on skin cancer incidence - A review of the evidence. Int J Womens Dermatol. 2020 Jul 17;7(1):17-27. doi: 10.1016/j.ijwd.2020.07.003. Erratum in: Int J Womens Dermatol. 2021 Sep 28;7(5Part B):867. PMID: 33537393; PMCID: PMC7838246.