Mal di testa improvviso, quando preoccuparsi

Se la cefalea esordisce in pieno benessere e diventa severa nell’arco di un minuto, o anche meno, è bene rivolgersi subito al pronto soccorso per escludere un’emorragia subaracnoidea



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È morta improvvisamente a soli 19 anni. La città di Grottaglie, in Puglia, è ancora sotto choc per la tragica scomparsa della giovane Giada Magazzino, che da poco aveva superato l’esame di maturità. Dopo aver accusato un forte mal di testa, è stata ritrovata priva di vita dai genitori, in piena notte.

Questo evento drammatico ha acceso l’attenzione su un campanello d’allarme da non sottovalutare: un mal di testa improvviso e lancinante può essere l’espressione di un evento potenzialmente grave e va sempre indagato con urgenza.

«Devono preoccupare soprattutto quegli episodi di mal di testa che esordiscono in pieno benessere e diventano severi nell’arco di un minuto», avverte il dottor Luca Giani, specialista in Neurologia e responsabile dell’ambulatorio Cefalee presso l’IRCCS Maugeri di Milano. «Il principale sospetto è che possa trattarsi di un’emorragia subaracnoidea, un improvviso sanguinamento nello spazio compreso tra lo strato più interno e quello intermedio del tessuto che riveste l’encefalo».


Mal di testa improvviso, qual è la causa più probabile

Definita “a rombo di tuono” o “a fulmine a ciel sereno”, la cefalea improvvisa più temuta è quella legata a un’emorragia subaracnoidea, che si distingue dagli altri mal di testa proprio per la rapidità di insorgenza.

Nell’80% dei casi la causa è un aneurisma intracranico, cioè la dilatazione patologica di un’arteria cerebrale che si rompe e determina un’emorragia: a quel punto, il sangue si riversa all’interno delle meningi che avvolgono il cervello, dove normalmente dovrebbe trovarsi solo il liquor cefalo-rachidiano (il fluido incolore che circonda il sistema nervoso centrale), e finisce per “soffocare” le cellule nervose. Queste, non potendo più ricevere ossigeno e altri nutrienti, iniziano a morire a una rapidità galoppante: fino a due milioni al minuto.


Mal di testa improvviso: gli altri motivi

«Anche nell’ictus può insorgere un mal di testa violento, ma si tratta di un’eventualità infrequente e comunque di secondo piano rispetto alla comparsa improvvisa di altri deficit neurologici, come la perdita di forza o sensibilità a un braccio o a una gamba, l’oscuramento o la perdita di visione da un lato, l’incapacità di esprimersi o di comprendere qualcuno che sta parlando.

«Per fortuna, esistono anche cefalee improvvise che si rivelano benigne, come nel caso di quelle da tosse, da freddo o da rapporto sessuale: in questi casi, ci sono stimoli ben precisi alla base, ma la prima volta in cui accade è sempre bene approfondire», tiene a precisare l’esperto.

Cosa fare in caso di mal di testa improvviso

In presenza di un mal di testa violento e improvviso è fondamentale recarsi immediatamente al pronto soccorso, evitando di ricorrere a rimedi fai-da-te (come gli antidolorifici) nella speranza che passi.

«Per escludere le cause più gravi si ricorre a una Tac encefalo, in grado di individuare la presenza di eventuali sanguinamenti», descrive il dottor Giani. «Qualora la Tac non riveli un’emorragia ma la sintomatologia faccia comunque pensare a quell’eventualità, si può ricorrere a una rachicentesi, una procedura che permette il prelievo e l’analisi del liquor: qui si possono ricercare eventuali residui di un’emorragia, anche di ridotta estensione, che restano presenti anche a distanza di ore dall’evento acuto. Al contrario, con il passare del tempo, la Tac diventa meno sensibile e rischia di mancare la diagnosi».


Come si previene l'emorragia subaracnoidea

L’emorragia subaracnoidea dovuta a un aneurisma non è facile da prevenire, perché spesso gli aneurismi non danno sintomi fino a quando non si rompono. Detto ciò, la dilatazione di un’arteria è dovuta a un indebolimento progressivo della parete vascolare, esacerbato nel tempo da diversi fattori stressanti. A grandi linee, i fattori di rischio per questa patologia sono gli stessi dell’aterosclerosi: quelli non modificabili sono l’età (perché l’invecchiamento ne facilita la comparsa), il sesso (fino ai 50-60 anni, gli uomini sono più predisposti rispetto alle donne) e la genetica (conta l’ereditarietà), mentre per intervenire su quelli modificabili – migliorando lo stile di vita – bisogna curare l’ipertensione arteriosa, evitare il fumo di sigaretta, l’eccessivo consumo di alcolici e la sedentarietà.

«In conclusione, l’emorragia subaracnoidea è una condizione seria, ma adottando uno stile di vita sano e tenendo sotto controllo i fattori di rischio modificabili è possibile ridurre il rischio. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo sono fondamentali per migliorare la prognosi», conclude l’esperto.

29 luglio 2024


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