Mal di piedi: cause e rimedi

In estate si usano calzature inadatte che causano dolori e infiammazioni. Ecco come evitarli



Non è soltanto il “tacco 12” o il sandaletto fetish da schiava romana a causare il mal di piedi. Anche le infradito rasoterra o le scarpe da tennis, se indossate giorno e notte, possono causare dolori da sovraccarico articolare, piedi e caviglie gonfie o vere e proprie tendiniti, pronte a rovinare le tue vacanze.

Secondo recenti dati della Società italiana di ortopedia, infatti, ben il 70% delle persone che si rivolgono a uno studio ortopedico presenta anomalie di appoggio, legate a calzature inadatte. Specie nella bella stagione quando, tra lacci, cavigliere, cinturini e stiletti, le nostre estremità sono costrette ad assumere posizioni innaturali. Ecco come trascorrere un’estate “al passo” con il benessere dei piedi.

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SANDALI ULTRAPIATTI, ciabattine, infradito di cuoio e ballerine non possono essere indossati non stop

«La deambulazione più fisiologica prevede almeno due centimetri di tacco», premette il professor Sandro
Giannini, docente di ortopedia all’università di Bologna e past-president della Società italiana della caviglia e del piede. «La totale assenza di tacco sottopone a una maggiore tensione il tendine di Achille, con conseguente dolore e infiammazione alla parte posteriore del piede, in corrispondenza del tallone, nel punto di inserzione tendinea o poco più in alto.

Inoltre, le calzature rasoterra sono controindicate a chi ha il piede cavo (detto anche “equino”), che presenta una marcata accentuazione dell’arco plantare e un vero e proprio dislivello tra l’avampiede, che appoggia a terra, e il retropiede che è più sollevato, come se camminasse sulle punte. Un minimo di tacco lo aiuta a colmare questo “gap” e a evitare dolori alle dita e alla caviglia». 

Stesso discorso vale per il piede piatto che presenta un cedimento della volta plantare longitudinale. “Schiacciato” a terra, ha bisogno di un supporto al tallone, per compensare l’accorciamento del tendine di Achille. Pena fastidiose tensioni al polpaccio, allo stesso tendine di Achille e al tibiale posteriore, che corre nella parte interna del piede, sotto il malleolo.

Per prevenire ciò, chi soffre di piattismo dovrebbe indossare sandali con un tacco largo e stabile, di circa 4-5 centimentri, utile a evitare trazioni sui tendini e sulla fascia plantare e a contrastare la tendenza all’alluce valgo, la deviazione del primo dito verso l’interno del piede che rappresenta l’anticamera delle dolorosissime dita a martello.

SCARPE DA TENNIS anche per camminare in montagna?

Sono comode, non c’è dubbio. Ma se non si vogliono indossare i pesanti scarponcini da trekking, vanno scelte con un certo criterio per assorbire al meglio le sollecitazioni di sentieri sconnessi ed evitare di arrivare a sera con il mal di piedi e le gambe gonfie come tronchi d’albero.

«Vietate le scarpe di tela basse, con la suola piatta e pari», precisa il professor Giannini. «Per passeggiate in alta quota, meglio adottare modelli da running, progettati per ammortizzare le sollecitazioni del terreno e favorire il movimento naturale delle articolazioni del piede.

Meglio se con precise caratteristiche: leggerezza (devono pesare al massimo 250 g), alta flessibilità e “ritorno elastico”, conchiglia posteriore rigida che contiene il tallone, dà stabilità al passo e consente di camminare a ritmo sostenuto, proteggendo da tendiniti e dolori articolari.

TACCHI A SPILLO supersexy?

Sì, ma solo per le serate speciali. Indossati tutto il giorno, i tacchi vertiginosi inducono o accentuano le deformità del piede. «Alti e stretti, costringono ad assumere posture innaturali, che si riflettono su tutto il sistema scheletrico», precisa Sandro Giannini.

«Il peso del corpo si sposta tutto sull’avampiede, che deve sopportare un carico enorme. Frequente, nelle fans degli stiletti, la metatarsalgia, un dolore intenso e costante sulla pianta, dietro alle dita in corrispondenza del metatarso che diventa l’unica zona d’appoggio plantare.

Il campanello d’allarme? L’ipercheratosi, il costante ispessimento della pelle di quest’area che porta alla formazione di veri e propri “duroni”». E poiché il tacco a spillo si assoccia alle punte strette e a cinturini compressivi, viene favorita la comparsa di altri disturbi: dal valgismo specie se il piede è piatto) alle dita a martello, cioé retratte ad “artiglio”, con calli e vesciche sul dorso provocati dalla frizione con la tomaia (specie se il piede è cavo).

Dolorosa è anche la fascite plantare, l’infiammazione della spessa banda di tessuto connettivo fibroso che parte dal calcagno e corre sulla pianta del piede fino alle dita. Si manifesta con fitte al tallone e costringe al riposo e all’uso di antinfiammatori per alcuni giorni. 

«Frequente, in chi ha il piede cavo o piatto, è infine il neuroma di Morton, la formazione di un nodulo sul nervo sensitivo tra il 3° e il 4° metatarso», dice Giannini. «Provoca un dolore violento e trafittivo, che impedisce di camminare. Si elimina con l’alcolizzazione (la “bruciatura” con una soluzione alcolica sotto controllo ecografico) o, meglio ancora, con l’asportazione chirurgica».

CHE IDEA I PERCORSI KNEIPP!

>Sono un regalo delle Dolomiti, un bagno di benessere efficace e gratuito. I percorsi Kneipp (dal nome dell’abate tedesco che per primo ne sperimentò le proprietà) sono passeggiate nell’acqua fredda, a piedi nudi, sui ciottoli di fiumi e torrenti alpini, che possono essere fatte da soli o in compagnia di una guida locale.

>Il ventaglio di proposte della Valle Aurina, in Alto Adige, è molto ricco. Puoi dare sollievo ai piedi accaldati, con il sentiero del Rio Bianco, tra scale subacquee e cascate, con il Sentiero di San Leonardo, che segue l’antica via dei mulini, o con il percorso di Predol. Info: Valle-Aurina.it

GONFIORE E STANCHEZZA? PROVA LE CIABATTINE MASSAGGIANTI

➔Sabot, infradito e ciabatte da spiaggia pronte a massaggiare la pianta dei piedi come le dita di una mano esperta. Sono le idee-benessere di molti“brand”(Flip-flop, Arena, Grunland, Acu Spots) che propongono modelli con plantare anatomico sagomato, dotato di rilievi che stimolano la volta plantare.

➔Riattivando la pompa venosa e linfatica nascosta sotto il piede, sono indicate a chi, con il caldo, lamenta spesso piedi e caviglie gonfie. Che, passo dopo passo, ritrovano leggerezza.

Articolo ubblicato sul n. 28 di Starbene in edicola dal 28/06/2016

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