Che cos’è l’influenza suina?
È uno dei virus influenzali (sigla h1n1) attualmente circolanti e rappresenta il 20% dei casi complessivi di influenza insieme al virus A/H3N2 e un virus B. È stata originata 10 anni fa da dei maiali cinesi. Non viene più trasmessa da loro, ma da uomo a uomo.
Quali sono i sintomi?
Sono quelli dell’influenza stagionale: febbre sui 38-39°, tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, nei casi più gravi problemi respiratori.
Come ci si contagia?
Respirando le goccioline che ognuno di noi emette da naso e bocca, ma anche toccando mani e materiali contaminati dalla saliva di un malato.
Come si evita?
Non frequentando luoghi pubblici (cinema, locali, mezzi pubblici…) nel periodo di picco dell’influenza (che è stagionale e segue l’andamento di quella tradizionale, cioè novembre-marzo), lavandosi spesso le mani (soprattutto quando si rientra a casa). E vaccinandosi: il virus h1n1 è uno dei tre stipiti previsti nel vaccino di quest’anno.
Come si cura?
Chi si è vaccinato per l’influenza tradizionale è protetto anche dalla “suina”. Se si contagia ci sono i farmaci sintomatici classici (antifebbrili e antidolorifici) e farmaci specifici antivirali di uso ospedaliero per i casi più gravi, quelli che sviluppano una infezione respiratoria severa ma che, per fortuna, sono una minoranza.
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