di Valeria Ghitti
La malattia che probabilmente ci spaventa di più è il tumore al seno, ma in realtà nel nostro Paese sono i problemi di cuore la principale causa di morte, anche sul fronte femminile: ogni 5 minuti una donna (124 mila in un anno) è vittima di infarto o altre malattie cardiovascolari.
Una recente ricerca dell’Università di Bologna, inoltre, ha rilevato come le pazienti di sesso femminile abbiano una probabilità quasi doppia di morire, in ospedale, rispetto agli uomini, perché vi arrivano in media con 2 ore di ritardo: chiedono aiuto dopo un’ora dai primi sintomi e passano spesso ancora 60 minuti prima di arrivare al Pronto soccorso. A confondere è il fatto che i disturbi sono più sfumati e “atipici” (vedi qui di seguito).
«Questo succede perché nelle donne sono i vasi più piccoli e periferici delle coronarie (microcircolo coronarico) ad andare più facilmente incontro a ischemie, cioè formazioni di coaguli di sangue che poi danno problemi», spiega Claudio Tosi, medico di famiglia, autore de Il cuore delle donne - Guida alla conoscenza ealla difesa della salute del cuore femminile (17,90 €, Persiani ed.).
Il versante “rosa” è anche più esposto al rischio di infarti da dissezione coronarica, una sorta di strappo dell’arteria, e a quelli da stress emotivi. «Anche anatomicamente il sistema cardiovascolare è diverso: le coronarie femminili sono più sottili e tortuose. Ma non si tiene ancora abbastanza conto delle differenze di genere ormai note, e solo adesso la ricerca ha iniziato a lavorare per raccogliere più dati al riguardo », sottolinea il medico.
Le malattie cardiache sono considerate ancora un problema maschile, dalle donne stesse e da molti medici. «E ciò porta a strategie di prevenzione meno incisive», spiega Tosi. «Ma, se è vero che in età fertile gli ormoni femminili posticipano anche di 15 anni, rispetto all’uomo, la formazione di placche aterosclerotiche (nemiche della circolazione), non sempre bastano a “tamponare” gli stili di vita negativi.
Anzi, le donne oggi sono sempre più spesso fumatrici, soggette a forte stress per via del doppio lavoro (dentro e fuori casa) e sedentarie». E quando, con la menopausa, viene meno la protezione ormonale, sono colpite da infarto & Co. più degli uomini. Inoltre, arrivando a età più avanzate, fanno spesso i conti con altre malattie concomitanti (diabete e ipertensione) che complicano il quadro.
Diventa, quindi, ancora più importante seguire uno stile di vita corretto (no a fumo e sedentarietà, sì alla dieta mediterranea) sin da giovani: contribuisce a prevenire l’85% delle malattie cardiovascolari, anche nelle donne.
NON SOTTOVALUTARE QUESTI CAMPANELLI D'ALLARME
➔Fastidio al petto, come da indigestione, accompagnato anche da senso di nausea e vomito.
➔Dolore che si irradia alla schiena (tra le scapole), alle spalle, alla nuca, alla mandibola.
➔Stanchezza e affaticamento anche a riposo, che rendono difficile compiere le normali azioni quotidiane.
➔Affanno e fiato corto.
➔Sudori freddi.
Sono questi i sintomi dell’infarto femminile. Possono comparire in modo graduale o improvviso e andare e venire prima di intensificarsi ma, anche se più generici di quelli dell’uomo (forte e insopportabile dolore al torace che si irradia al braccio sinistro), non vanno sottovalutati: se li accusi, chiama subito il 118.
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Articolo pubblicato sul n.52 di Starbene in edicola dal 13/12/2016