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Cosa bisogna fare per fermare il sangue dal naso

Per arrestare l’emorragia basta eseguire le manovre corrette. Imparale subito

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Capita soprattutto a bambini e anziani e, anche se il più delle volte si tratta di un episodio “banale”, l’abbondante flusso di sangue che cola dalle narici può spaventare.

«Le mucose del naso sono percorse da una fitta rete di piccoli vasi sanguigni molto superficiali, che possono rompersi con facilità. Le cause? Un trauma (come una pallonata o un colpo), oppure il semplice fatto di essere raffreddati e soggiornare in un ambiente dove l’aria è molto secca», spiega il dottor Paolo Pizzinelli, specialista in medicina interna e cardiologia a Milano.

«Quando le mucose “si asciugano” basta uno starnuto, o soffiarsi il naso con troppo vigore, perché le venuzze si rompano. Si corrono rischi analoghi anche se si è fatto un eccessivo consumo di antinfiammatori o si segue una terapia antiaggregante (per esempio con l’aspirinetta), farmaci che impediscono alle piastrine di bloccare il sanguinamento delle microlesioni».

In caso di sangue dal naso, comunque, niente panico: il nostro esperto ti suggerisce le manovre più efficaci per arrestare velocemente la piccola emorragia.


Cosa bisogna fare

«Innanzitutto bisogna tenere la testa piegata in avanti, respirando con la bocca, in modo da far colare il sangue all’esterno», suggerisce il nostro esperto. «Per bloccare la piccola emorragia è necessario stringere la parte soffice del naso, appena sopra alle narici, con l’indice e il pollice, esercitando un’intensa pressione da mantenere per 10-15 minuti. In questo modo si dà il tempo ai naturali meccanismi della coagulazione dell’organismo di entrare in azione», specifica il dottor Paolo Pizzinelli.

È anche utile applicare delle compresse di acqua fredda sulla radice del naso: «Inducono una vasocostrizione riflessa e quindi un restringimento dei piccoli vasi delle mucose che contribuisce a fermare il sangue. Se la causa del sanguinamento è una mucosa troppo asciutta, per evitare nuovi episodi, una volta che l’epistassi si è risolta, si possono applicare creme emollienti sulle pareti interne delle narici o ricorrere a un umidificatore per l’ambiente», consiglia l’internista.


Gli errori da evitare

Spesso, in caso di epistassi, si tende a spostare la testa all’indietro: «Un errore, perché il sangue può scivolare in gola e, da lì, finire nelle prime vie aeree, innescando delle crisi di tosse che peggiorano la situazione», spiega il dottor Paolo Pizzinelli.

Inoltre, meglio evitare di deglutire il sangue, che andrebbe sempre sputato: «Se ingerito, può innescare reazioni come nausea e mal di stomaco. No all’inserimento di garze, pezzi di fazzoletti di carta o batuffoli di cotone nelle narici nel tentativo di bloccare l’emorragia: anche se in un primo tempo può sembrare che funzionino, si “incollano” con il sangue e, quando si rimuovono, portano con sé i piccoli coaguli con cui l’organismo ha tamponato l’epistassi, facendo riprendere il sanguinamento», conclude l’esperto.


Quando andare dal medico

Se la perdita di sangue non si arresta nel giro di 20 minuti è sempre meglio andare al pronto soccorso. È importante rivolgersi al proprio medico, inoltre, se si hanno più di 3 episodi di epistassi al mese, anche se risolti con l’automedicazione: all’origine del disturbo potrebbe esserci una piccola varice della mucosa nasale, che va cauterizzata dall’otorino. Inoltre, il problema potrebbe indicare una vasculopatia dovuta all’ipertensione o un disturbo della coagulazione che prevede cure su misura.


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Articolo pubblicato sul n. 24 di Starbene in edicola dal 29/05/2018

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