Il Metodo Grinberg è una tecnica che propone un approccio diverso alla fibromialgia, il dolore cronico a muscoli, tendini e legamenti che affligge 2 milioni di italiani. Etienne Lavail, professionista del Metodo Grinberg presso il Body Learning Studio di Milano, spiega come avviene la seduta.
- Analisi degli sforzi fisici
Esaminando tutto il piede (dorso, pianta e dita) si ha una mappa degli stress fisici che il paziente sopporta ogni giorno: mal di schiena, tensioni a spalle e gambe, digrignamenti involontari, disturbi del sonno, della deglutizione e così via.
- Valutazione dei blocchi psicologici
Sempre osservando il piede, si può risalire ai disturbi emotivi e alla cattiva gestione delle emozioni. I “cuscinetti” gonfi e turgidi sotto la pianta, per esempio, possono indicare un ipercontrollo e la tendenza a reprimere la rabbia.
- La danza dei tocchi
Con una manipolazione soft, fatta di tocchi, l’operatore riequilibra fluidi corporei e tessuto connettivo, che nei fibromialgici risulta fibroso e anelastico. Sincronizzando i tocchi con la respirazione del paziente, a poco a poco si sblocca il respiro e si ritrova l’elasticità perduta.
- Strategie su misura
Non esiste un trattamento standard uguale per tutti. Viene fatto un lavoro sul corpo (il cosiddetto bodywork) strettamente individuale, basato su esercizi di respirazione, movimenti attivi e passivi, istruzioni verbali dell’operatore che svela la trappola degli schemi mentali e motori abituali, gli automatismi inconsci che portano il soggetto a reagire sempre allo stesso modo, “facendosi del male”. Per non rispondere al proprio capo, per esempio, c’è chi blocca il respiro, stringe i glutei, contrae mandibola e muscoli del collo.
Lavorando su corpo e respiro, l’operatore insegna a elaborare il proprio vissuto e a trovare modi alternativi di reagire, che risultino meno autolesivi.
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