di Marzia Nicolini
Articolo pubblicato sul n. 3 di Starbene in edicola dal 03/01/2017
di Marzia Nicolini
Chi ne soffre lo sa bene: un attacco di mal di testa mette ko, costringe a sospendere ogni attività, infilarsi a letto al buio, prendere una pastiglia e sperare che passi presto. Sono in molti a temere tale eventualità: la cefalea, infatti, solo in Italia dà del filo da torcere a circa 5 milioni di persone, in prevalenza donne.
Spesso a scatenare il dolore sono situazioni contingenti: un’abbuffata, lo scarso o cattivo sonno, l’eccesso di alcol. In questi casi, al classico mal di testa possono associarsi nausea e vomito.
Nei periodi festivi, le situazioni a rischio abbondano: il dottor Massimo Gualerzi, cardiologo e autore del libro La dieta Supersalute (Sperling & Kupfer, 17 €), ti spiega quali sono i menu da seguire per recuperare il benessere.
MAL DI TESTA DA...GRANDE ABBUFFATA
>il quadro - Hai esagerato a tavola, consumando grandi quantità di alimenti calorici, molto salati e/o zuccherini, abbinati a condimenti grassi e intingoli vari. Al termine dei pasti, ti senti la testa pesante, oppure hai le tempie che pulsano e i riflessi rallentati.
>cosa fare -Ricorda di garantire al corpo almeno 2 litri di acqua naturale al giorno, che potrai assumere anche sotto forma di infusi e tisane. Evita di seguire dei regimi alimentari ricchi di proteine, poiché tendono a formare corpi chetonici (scarti delmetabolismo), che possono essere utilizzati dal nostro cervello, determinando ulteriori dolori di testa.
Il tuo menu post-abbuffata si orienterà su piatti poco elaborati e leggeri, conditi con un filo di olio extra vergine di oliva a crudo. Zuppe e minestre di ortaggi, cereali integrali o semi-integrali, come bulgur, orzo, quinoa e riso, ti aiuteranno a ristabilire l’equilibrio glicemico e a recuperare lucidità mentale.
Ottima allo scopo anche la zuppa di miso giapponese: alcalinizza il sangue e il sistema stomaco-intestino. Evita, invece, di consumare farine e zuccheri raffinati e limita la carne per qualche giorno.
IL TUO MENU TIPO
>Colazione: un centrifugato fresco di mela, finocchio e zenzero; uno yogurt di soia con quinoa solubile e mandorle sgusciate.
>Pranzo: un piatto di riso integrale con verdure di stagione cotte (ad esempio verza, broccoli, carote, cavolini di Bruxelles).
>Cena: una zuppa di miso calda.
>Spuntini: yogurt di soia con quinoa solubile e snack a basso indice glicemico con frutta secca
MAL DI TESTA DA... TROPPO ALCOL
>il quadro - Vino, champagne, superalcolici e digestivi. L’alcol etilico (o etanolo) di norma viene smaltito dal fegato, dove due enzimi (alcol deidrogenasi e aldeide deidrogenasi) lo convertono e degradano.
Tuttavia, se il consumo di alcol è eccessivo, il fegato non è in grado di lavorare come dovrebbe; di conseguenza, l’acetaldeide che sfugge alla conversione in acido acetico può causare nausea e forte mal di testa, anche per diverse ore. Questi effetti scompaiono soltanto una volta che gli ultimi residui "tossici" vengono eliminati.
>cosa fare - Anche in questo caso, l'idratazione è assai importante. Bere molta acqua ti permette di eliminare le tossine in circolo, contrastando la disidratazione causata dall’alcol, che a sua volta contribuisce all’acuirsi del mal di testa.
Alcuni alimenti che possono aiutarti a recuperare sono le banane, ricche di potassio (favorisce la circolazione del sangue), e lo zenzero, ad azione antistaminica e antiossidante, capace di ridurre i sintomi dell'emicrania.
Utile anche il peperoncino: grazie alla capsaicina, questa spezia riduce la produzione di sostanze che trasmettono il dolore.
IL TUO MENU TIPO
>Colazione: un centrifugato fresco a base di spinaci, sedano, mela e zenzero; una mousse di banana e quinoa in polvere.
>Pranzo: un piatto di gnocchetti di patate al pomodoro.
>Cena: un piatto di lenticchie insaporite con un mix di spezie e peperoncino con patate e cavolfiori lessati.
>Spuntini: yogurt di soia con quinoa solubile e snack a basso indice glicemico con frutta secca.
MAL DI TESTA DA...POCO SONNO
>il quadro - Coricarsi con lo stomaco troppo pieno ha conseguenze negative sulla qualità del sonno. In occasione dei grandi pasti delle feste, dunque, potrebbe capitarti di faticare ad addormentarti, svegliarti a più riprese durante la notte, sudare durante il sonno e alzarti con un fastidioso cerchio alla testa e un generale senso di spossatezza.
Diversi studi hanno dimostrato che la cattiva digestione inficia il riposo, aggravando le emicranie sia per frequenza, sia per intensità.
>cosa fare - Niente digiuni drastici: piuttosto, consuma piccoli pasti regolari, privilegiando ortaggi freschi di stagione, come zucca e barbabietole.
Controlla gli zuccheri e consuma alimenti come fiocchi integrali d’avena e legumi, fonti di "carburante" a rilascio progressivo, che mantengono stabili gli zuccheri nel sangue.
In caso di bisogno, consulta il tuo medico di base per un’integrazione extra di calcio e magnesio, sostanze che rilassano i muscoli e favoriscono la circolazione del sangue, oppure di vitamine del gruppo B, in grado di armonizzare la sfera neurovegetativa.
IL TUO MENU TIPO
>Colazione: una tazza di muesli con latte di riso, fiocchi integrali d’avena, quinoa in polvere, mandorle, nocciole e cioccolato amaro.
>Pranzo: un piatto di pasta con la zucca (o altre verdure di stagione).
>Cena: una porzione di pesce azzurro (come sardine o sgombro) con verdura di stagione cotta.
>Spuntini: yogurt di soia con quinoa solubile e snack a basso indice glicemico con frutta secca.
Articolo pubblicato sul n. 3 di Starbene in edicola dal 03/01/2017
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