di Camilla Ghirardato
Amichevoli. A definire così i fantasmi del castello di Drottningholm è la regina Silvia di Svezia. Il caso è famoso, ma non isolato: ogni anno, al Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze (Cicap) arrivano 150-200 segnalazioni di avvistamento-fantasmi.
Si tratta davvero di spiriti? «Assolutamente no», dice Massimo Polidoro, fondatore del Cicap con Piero Angela. «La metà degli avvistamenti si “smontano” da soli, gli altri richiedono verifiche più attente. Ma l’esistenza di entità soprannaturali non è mai stata dimostrata». Eppure a molti capita di imbattersi in fenomeni misteriosi.
STRANE PRESENZE
A volte si ha la sensazione che ci sia qualcuno accanto a noi e magari con la coda dell’occhio si intravvede un’ombra. La spiegazione «È solo colpa del cosiddetto “effetto Troxler”, dal nome del filosofo svizzero che nel primo ’800 scoprì che fissare un oggetto intensamente causa la scomparsa di ciò che sta intorno. Insomma, accade per un preciso meccanismo del cervello», dice Polidoro.
SUONI MISTERIOSI
Ascoltando registrazioni audio, può capitare di sentire voci o suoni inspiegabili, o addirittura intere frasi che sembrano di senso compiuto. La spiegazione «Sono illusioni acustiche: si crede di rintracciare parole o frasi in rumori del tutto casuali», spiega il fondatore del Cicap.
«Anche i presunti messaggi satanici inclusi in canzoni rock, come quello che pare di sentire ascoltando al contrario Stairway to Heaven dei Led Zeppelin, sono suggestioni psicologiche: il desiderio di scovare qualcosa di misterioso deforma la realtà oggettiva».
SPIFFERI RAGGELANTI
Correnti d’aria fredda che colpiscono all’improvviso alcuni punti di avite dimore. La spiegazione «Succede in castelli o case abbandonate, luoghi dove gli spifferi sono all’ordine del giorno. In alcuni minitour, la guida specula su questieffetti, complice anche l’atmosfera fascinosa. Ma è solo aria», rassicura il divulgatore scientifico.
OGGETTI “MOBILI”
Un mazzo di chiavi perduto da tempo che ricompare, una foto che salta fuori da sotto il cassetto, un bicchiere lasciato in una stanza e trovato in un’altra... La spiegazione «Non c’è bisogno di indagini scientifiche. I ritrovamenti capitano, perché facciamo molte cose sovrappensiero. Gli spiriti non mandano segnali, siamo noi che spostiamo gli oggetti, mentre con la mente siamo altrove», conclude Polidoro.
APPARIZIONI SORPREDENTI
Ombre e macchie, catturate da telecamere o cellulari, che ricordano visi, animali o simboli. «Se, guardando una foto, appare un’immagine misteriosa, il nostro cervello tende a ricondurla a forme che già conosce. È un fenomeno psicologico noto, detto “pareidolia”, lo stesso che ci fa riconoscere disegni tra le nuvole cumuliformI o distinguere profili Apparizioni sorprendenti umani tra le sagome delle montagne», spiega Massimo Polidoro, segretario del Cicap.
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Articolo pubblicato sul n.6 di Starbene in edicola dal 24/01/2017