Come si cura l’ernia addominale?

Le ernie addominali costituiscono il motivo più comune di intervento chirurgico



Il motivo più frequente per cui ci si sottopone ad un intervento chirurgico? La presenza di ernie addominali.

Dati alla mano, ogni anno nel mondo circa sette milioni di persone subiscono un intervento chirurgico per questo motivo, di cui 200.000 solamente in Italia. Le stime però sottolineano come, nel nostro Paese, sarebbero circa 75.000 i nuovi casi di ernia addominale ogni anno, a cui si aggiungerebbero inoltre due milioni di italiani fortemente predisposti alla problematica, tipica del sesso maschile.

Ma quali sono le cause dell’ernia addominale?

Bisogna considerare che, in alcuni punti, le pareti dell’addome sono attraversate da tragitti fisiologici come il canale inguinale, l’anello ombelicale ed il canale crurale. A causa di una predisposizione familiare dei tessuti e ad un progressivo indebolimento delle strutture muscolari e fasciali dell’addome, è possibile che alcuni organi interni all’addome comincino a farsi largo nella parete addominale e quindi a protrudere verso l’esterno, in corrispondenza dei punti più deboli della parete addominale (ovvero dove più di frequente fanno capolino le ernie) come inguine e ombelico.

In occasione del congresso mondiale di chirurgia dell’ernia addominale che si è recentemente svolto a Milano, sono state quindi presentate le prime linee guida internazionali, ampiamente condivise dai massimi esperti mondiali, per poter disporre di regole comuni utili ad affrontare il paziente con ernia nella migliore e più univoca maniera possibile.

Considerando però che le ernie addominali si possono risolvere solo con la chirurgia, le linee guida hanno optato verso una personalizzazione dell’intervento, che deve essere pensato su misura per ogni paziente così da ridurre al minimo le complicanze.

«La tailored surgery è un approccio ultra-specialistico ai casi più complessi di ernia della parete addominale, ma al tempo stesso il modo migliore per affrontare anche i casi di routine» sostiene il Professor Giampiero Campanelli, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia generale e day&week surgery dell'Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano, nonché presidente della prima Conferenza Mondiale sulla chirurgia dell'ernia addominale».

Peraltro i chirurghi, oggi, possono scegliere fra un’ampia varietà di protesi, sintetiche e/o biologiche, che consentono ad ogni medico, in base al tipo di ernia su cui sta intervenendo, di scegliere la più adatta, tenendo conto di fattori quali età, stile di vita e corporatura del paziente.

«Nei casi evidenti di ernia risulta essenziale ricorrere all’intervento chirurgico – aggiunge il Professor Campanelli – soprattutto per evitare complicanze che richiedano un intervento di urgenza, e che quindi espongano il paziente a tutti i rischi connessi».

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