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Contusioni, cervicalgie, riniti: le nuove cure con gli enzimi

Le nuove formulazioni a base di enzimi di derivazione vegetale o animale alleviano il dolore e il gonfiore in molte delle patologie più comuni

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Il solito cachet che spunta dalla borsa per far fronte alle più diffuse infiammazioni? Oggi, per alleviare le conseguenze di contusioni, cervicalgie, riniti & Co. puoi provare qualcosa di diverso, naturale al cento per cento e privo degli effetti collaterali tipici dei Fans (gli antinfiammatori non steroidei). In farmacia sono, infatti, disponibili delle compresse che racchiudono enzimi di derivazione vegetale o animale, pronti a spegnere l’infiammazione in modo fisiologico.

«Premesso che gli enzimi sono per lo più delle proteine presenti nel nostro organismo in grado di innescare e accelerare migliaia di reazioni biochimiche, in natura quelli che svolgono un’efficace un’azione farmacologica sono quattro: la papaina, la bromelina, la tripsina e la chimotripsina», spiega la dottoressa Daniela Malagò, ematologa esperta in medicina funzionale a Milano.


Papaina contro le infiammazioni

«La papaina, estratta dal lattice dei frutti acerbi della Papaya Carica variazione Linneé, è un enzima in grado di degradare le proteine tipiche della cascata infiammatoria, come le citochine. Diversi studi dimostrano che ha un’azione antiedemigena, riuscendo in breve tempo a ridurre i segni dell’infiammazione: gonfiore, rossore, dolore, calore e limitazione funzionale (pensiamo alla classica “botta”, la contusione articolare)».

“Sgonfiando” l’edema in poco tempo, la papaina è indicata per facilitare, per esempio, la risoluzione di un ascesso dentario, accanto alla terapia fatta dal dentista, così come in caso di ferite e traumi sportivi.


Bromelina contro traumi, gonfiori e riniti

In maniera analoga agisce la bromelina, enzima derivato dall’ananas che facilita il drenaggio del focolaio infiammatorio. «Viene prescritta per contrastare disturbi quali gambe gonfie e insufficienza vascolare lieve, nei traumi meccanici o per accelerare la convalescenza dopo un intervento chirurgico poiché favorisce il riassorbimento dell’ematoma», precisa la Malagò.

La bromelina, inoltre, diminuisce l’aggregazione piastrinica, ha un’azione fibrinolitica (la fibrina è una proteina che si forma durante la coagulazione o nei processi infiammatori), facilita la digestione e aiuta a combattere le patologie delle prime vie aeree, come le riniti croniche di origine allergica.


Tripsina e chimotripsina contro la formazione di trombi

Tripsina e chimotripsina, infine, sono una coppia di enzimi estratta dal pancreas di suino, anch’essi utili per la digestione delle proteine. All’azione antinfiammatoria, uniscono quella antiossidante, fibrinolitica e antiaggregante che previene il rischio della formazione di trombi.


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Articolo pubblicato sul n. 42 di Starbene in edicola dal 03/10/2017





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