PERDITA DEI CAPELLI
Con il clormadinone infoltisci le chiome
Fossero solo i capelli. Il problema è che, oltre ad avere la chioma diradata, la prova-specchio ti rimanda l’immagine di una donna piena di brufoletti e di un’antiestetica peluria che spunta anche dove non dovrebbe: “baffetti”, mento, inguine, cosce, persino intorno ai capezzoli. «Per combattere efficacemente tutti questi inestetismi, causati da un eccesso di ormoni maschili, serve un progestinico ad azione antiandrogenetica», spiega la dottoressa Nappi. «Il capostipite di questi ormoni è il ciproterone acetato, ancora in uso, che però è disponibile soltanto associato a 35 mcg di etinilestradiolo. Una dose di estrogeni troppo alta per le donne sopra i 35
anni, specie se fumano e hanno un maggior rischio di tromboembolie. In alternativa, si può prescrivere un altro potente antiandrogeno, il clormadinone acetato, abbinato a 30 mcg di
etinilestradiolo. Ovvero una dose di estrogeni più tollerabile, anche per le quarantenni». Bloccando l’enzima 5 alfa-reduttasi, che fa cadere i capelli, il clormadinone arresta le ciocche in
caduta libera. Inoltre, riduce la quota in circolo di quegli ormoni, gli androgeni appunto, che stimolano le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi. Risultato? Chiome più folte, pelle meno grassa e peluria “in ritirata”.