Sempre più bambini oggi esibiscono una bocca tutta bande, gancetti e fili. Ma complice l'arrivo sul mercato delle mascherine invisibili, l'apparecchio per raddrizzare i denti si sta diffondendo anche tra gli adulti che vogliono riallineare la loro dentatura e rimettere in sesto il sorriso. Una volta messo è però fondamentale per tutti seguire una corretta pulizia e igiene orale, nonché fare le scelte giuste a tavola: in modo da evitare che l'apparecchio per i denti si trasformi in un insospettabile nemico della salute della bocca. Scopri, passo dopo passo, i consigli su misura dei nostri esperti.
Se l'apparecchio è fisso, vai dall'igienista una volta al mese
L'appareccho fisso è la soluzione che espone ai rischi maggiori: «Gli attacchi (ovvero i brackets) possono trattenere residui alimentari che, ristagnando, offrono ai germi della bocca la materia prima per crescere e organizzarsi nella temibile placca, aumentando le probabilità di carie e infiammazione gengivale», spiega la professoressa Laura Strohmenger, odontoiatra pediatrica a Milano. «La dentatura va pulita dopo ogni pasto per almeno 3 minuti usando un dentifricio al fluoro, che rinforza i cristalli dello smalto, e uno spazzolino ortodontico. Quest'ultimo, grazie alla particolare sagoma delle sue setole, permette di superare gli elementi metallici dell'apparecchio, garantendo così una pulizia mirata».
Ma attenzione a manovrarlo in modo corretto: «Occorre muoverlo dalla gengiva alla corona, passandolo anche sulla superficie interna delle arcate e inclinandolo a 45°, per pulire bene il bordo gengivale», suggerisce la dottoressa Francesca Cannizzaro, igienista dentale a Milano. Con alcune eccezioni: «Per l'igiene di molari e premolari, lo spazzolino va tenuto orizzontale, in modo che penetri meglio nei solchi e nella fossette». In alternativa si può ricorrere alla versione elettrica, ma tassativamente con una testina ortodontica che, dotata di monociuffo centrale, deterge alla perfezione i brackets.
Poi, dopo la spazzolatura, occorre pulire gli spazi interdentali, i lati degli attacchi e la parte posteriore dei fili con uno scovolino ortodontico: simili a scopini in miniatura, sono disponibili in diverse forme e misure. «L'gienista dentale può suggerire il modello più indicato in base a ogni bocca e al tipo di apparecchio utilizzato. Poi, una volta al mese, è consigliabile mettere in nota una pulizia accurata effettuata dallo specialista con uno strumento ad acqua pressurizzata e ultrasuoni. Da associare, eventualmente, a degli impacchi di gel al fluoro, che rinforzano ulteriormente lo smalto», puntualizza la dottoressa Cannizzaro.
Se l'apparecchio è mobile bisogna usare un antibatterico ogni 2 settimane
Gli step per un'igiene orale perfetta diventano più semplici per chi porta l'apparecchio mobile e quello trasparente: «Basta toglierli poco prima del pasto e poi pulire i denti con spazzolino e filo interdentale», suggerisce la dottoressa Francesca Canizzaro. «Ma prima di riposizionarli in bocca vanno sciacquati con acqua fredda e uno spazzolino munito di setole morbide, quindi occorre asciugarli con un telo. Un procedimento che, nel caso dell'apparecchio mobile, va eseguito anche prima di riporlo nel suo contenitore».
Inoltre, un paio di volte alla settimana torna utile pulirlo di "fino": «Bisogna lasciarlo a mollo in una bacinella d’acqua dove avrai fatto sciogliere un'apposita pastiglia effervescente dall'azione antibatterica. La stessa soluzione va utilizzata anche per pulire l'astuccio in cui il dispositivo viene conservato, per evitare che possa trasformarsi in un ricettacolo di batteri», puntualizza l'igienista dentale.
No alle caramelle gommose
Per garantirsi una corretta igiene orale occorre anche fare attenzione alla dieta: «Sono sempre da evitare, per esempio, gli alimenti appiccicosi come dolcetti gommosi, toffee, chewing gum e barrette di cioccolato al caramello, che potrebbero incollarsi all'apparecchio e risultare poi difficili da rimuovere», mette in guardia la professoressa Laura Strohmenger.
No anche alle bevande gassate e zuccherine: le prime hanno un'azione corrosiva per lo smalto; le seconde, invece, facilitano il proliferare della placca che, complici bande, morsetti e fili, ha già vita più facile in bocca. «Risulta utile, invece, bere molta acqua, perché aiuta a rimuovere i residui di cibo dall’apparecchio», aggiunge l'esper.
La garanzia in più
Per abbassare il rischio di carie, prima di incollare l'apparecchio ortodontico fisso il dentista può proporre di effettuare la sigillatura. «Consiste nell'applicazione di una vernice trasparente, atossica e a lento rilascio di fluoro che viene stesa sui solchi dei molari, dove è più difficile rimuovere residui di cibo e placca con lo spazzolino», spiega la professoressa Laura Strohmenger. Grazie a questa protezione la bocca è ulteriormente protetta dall'aggressione dei germi della carie.
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